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765. Francesco Sforza all'economo di Cremona 1452 agosto 5 "apud Quinzanum"

Francesco Sforza comunica all'economo di Cremona di aver concesso il canonicato della chiesa maggiore della città a don Francesco Strada e di esserne stato del tutto soddisfatto, il che non ha, invece, fatto don Giacomo de Elenis, cui ha concesso la chiesa curata della pieve di San Giacomo: lo solleciti a dare quanto deve.

Iconumo Cremone.
Perché pre' Francesco da Strata, al quale questi proximi dì passati concedessimo el canonicato vacato in la chiesia nostra maiore de quella nostra città per la morte de don Antonio Agnolino ne ha facto satisfare integramente et remanemo contenti de luy, siamo contenti et cussì vogliamo che de cetero non gli faci veruna molestia per la casone d'esso canonicato. Imo si alchuna fosse facta, vogliamo gli la revochi. Ti dicimo bene, et cussì ti committiamo che procedi contra pre' Iacomo de Elenis di quella nostra città, al quale havimo concessa la chiesia curala de (a) la pieve de San Iacomo, perché non ha satisfacto, segondo ch'el doveva, ita che presto ne satisfaza et habiamo ad remanere contenti di lui. Data, ut supra.
Cichus.

(a) Segue San Iacomo depennato.