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147. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1451 dicembre 11 Lodi

Francesco Sforza ordina al referendario di Pavia il pagamento immediato del carreggio dovuto a Galupino e compagni, pena la perdita di due mesi di salario, imputando a lui personalmente tale morosità nonostante le plurime sollecitazioni.

Referendario Papie.
Non possemo fare de manco che de voy non prehendiamo admiratione et condoleamo che, havendovi tanto fiate scripto per la satisfactione de Galupino et li suoi compagni, creditori de quella communitate de Papia per lo carregio, non gli habiati facto satisfare o in tuto o in parte, il che ad niuno altro imputiamo che ad voy et ad la puoca diligentia et advertentia haviti havuto al nostro scrivere et al debito deli dicti Galupino et compagni. Pertanto de novo vi scrivemo et comandemo expressamente, ala pena del sallario de duy mensi per cadauno de voy, la quale irremissibilmente vi faremo pigliare, servati modo che ali dicti Galupino et compagni habiano interamente la satisfactione sua et per forma che più non ve habiamo a replicare lettere, perché omnino volemo et siamo dispositi habiano el debito suo. Laude, xi decembris 1451.