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937. Francesco Sforza al podestà di Milano 1452 febbraio 24 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Milano, visto il contenuto della supplica di Antonio Mattia da Iseo, gli faccia avere, con rito abbreviato ed entro venti giorni, la sua roba e il fitto della casa di cui si fa parola nel ricorso.

Potestati nostro Mediolani.
Perché Antonio Mathia da Iseo, nostro dilecto, non ha il modo de piatire diutius, ideo, considerata la continentia del'introclusa sua petitione, te scrivemo et comandemo che domandate le parte, studiati de havere vera informatione de narratis in ea, et poy faray rasone super ibidem contentis sumaria et expedita, senza strepitu alcuno de litigio fra lo termino de xx dì al più tarde, provedendo denique per ogni modo ch'esso supplicante integre, e senza longheza de tempo, rehabia la roba sua e sia satisfacto de tuto quelo che debitamenti el debia havere per casone del ficto dela casa, dela quale in essa supplicatione se fa mentione, vel aliter. Data Mediolani, die xxiiii februarii 1452.