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982. Francesco Sforza al podestà di Milano 1452 febbraio 29 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Milano intervenga perché Giovanni de Cutici non venga infastidito per l'uso dell'uscio che consente a Stefano de Cutici di portarsi da casa sua a quella di Giovanni. Non riuscendo ad accordarli, lo informi come s'è creata tale situazione in modo da poter intervenire.

Potestati nostro civitatis Mediolani.
Si lamenta Iohanne da Cutici che, già più tempo passato, per uno Stefano di Cutici, per lo favore grande che l'havia da Ambrosio da Triulilcio, fu fato uno huscio per lo quale se andava et si va de casa del dicto Stefano in casa d'esso exponente contra ogni debito et rasone. Volemo adonca, et così committemo, che diligentimente te informi de questa cosa et così summariamente, et senza litigio alchuno, faci opera che questi tali da Cutici remangano de acordio, et sia levata via tale differencia, et quando così amicabilmente non possi levare dicta differentia, volemo ne avisi como trovaray sia passata questa cosa, ad ciò gli possiamo fare quella provisione ne parrerà conveniente. Data Mediolani, die xxviiii februarii MCCCCLII.