Registro n. 9 precedente | 135 di 257 | successivo

135. Francesco Sforza a Raimondo Raimondi da Cremona 1457 luglio 11 Milano

Francesco Sforza consente a Raimondo Raimondi da Cremona, castellano della rocca sul Ticino di Pavia, di assentarsi senza trattenuta di stipendio per dieci giorni (il 9 agosto avrà una proroga di altri sette giorni). Dovrà dare notizia delle sue uscite e dei rientri nonché della persona che lascerà in sua vece a Manfredo Astolfi, officiale delle bollette di Pavia, perché ne dia notizia ai Collaterali generali.

Castellano arcis pontis Ticini Papie (1).
Per compiacere alla rechiesta toa, siamo contenti che per spacio de dì dece tu te possi absentare dalla guardia de quella nostra rocha dove sey de presente per venire ad Milano per fare le tue rasone, senza alcuna ammissione del tuo stipendio, lassando in tuo locho una persona idonea et sufficiente la quale supplisca le tue vesende durante la tua absentia, notificando allo officiale delle bollette (2) de quella nostra cità del dì che tu te parteray et cossì della persona lassaray in tuo locho in quella nostra rocha, ad ciò che ne dagha aviso ad li Collaterali nostri generali qui. Et per lo simile faray in la retornata toa che a dicto officiale gli daghi aviso d'essa retornata.
Data Mediolani, die xi iulii 1457.
Michael .
Cichus.
Prorogata fuit dicta licentia spatio dierum septem. Mediolani, die viiii augusti 1457 (a).


(a) Da Prorogata ad augusti 1457 scritto in margine.

(1) Identificato come Raimondo Raimondi da Cremona (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 613).
(2) Identificato come Manfredo Astolfi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 323).