Mandoloncello

Pagani Livio

Mandoloncello

Descrizione

Autore: Pagani Livio (mancano dati), esecutore

Cronologia: 1942

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno di abete; legno di noce; legno di palissandro; legno di acero; madreperla

Misure: 264 mm x 783 mm x 161 mm

Descrizione: Lo strumento ha cinque ordini doppi e una montatura in metallo, tipica del mandolino napoletano. Alcune caratteristiche lo rendono particolare: la tavola armonica piana (nei mandoloncelli di tipo napoletano è piegata) e il cavigliere, che termina a riccio. La tavola armonica è in due pezzi uniti in maniera speculare. La buca, molto decentrata rispetto ad un asse ipotetico dello strumento, è decorata con filetti, particolari in avorio ed altri "rossicci" immersi in stucco nero (la decorazione della buca risulta essere anch'essa spostata rispetto al centro della stessa). Il battipenna, applicato, è in legno di noce e il ponticello è mobile, come di consueto nel mandolino napoletano. L'intero profilo della tavola armonica è filettato in chiaro-scuro e sul bordo inferiore è applicata una sorta di protezione, al disotto della quale transitano le corde. Il guscio è composto da diciannove doghe di cui le due estreme, che si attaccano alla tavola armonica, sono larghe circa il triplo delle altre. Le doghe sono in palissandro intercalate da filetti in legno chiaro (acero ?); la controfascia esterna è ulteriormente filettata con filetti chiaro-scuri. L'attaccatura delle corde è effettuata tramite un particolare metallico tipico del mandolino napoletano.

Collezione: Collezione del Museo degli Strumenti Musicali

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Museo degli Strumenti Musicali

Credits

Compilazione: Gatti, Andrea (2001)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).