Arpa

ambito francese

Arpa

Descrizione

Ambito culturale: ambito francese

Cronologia: ca. 1775 - ca. 1799

Tipologia: strumenti musicali

Materia e tecnica: legno di pitch pine; legno di acero; legno di noce; madreperla; legno di ebano; legno di frutto; ferro

Misure: 370 mm x 738 mm x 1670 mm

Descrizione: Lo strumento è del tipo a movimento semplice con una meccanica a ganci che, azionati da pedali, premono la corda contro un capotasto verso il modiglione, innalzando il suono di un semitono. La tavola dello strumento è di conifera non europea (Pitch Pine ?) con le fibre trasversali rispetto all'asse della cassa. Il listello centrale che funge da ponticello è in acero, mentre i due laterali sono in noce. Il listello ospita 38 corde, tenute ferme da bottoni in ebano con un occhio di madreperla. Alcuni di questi mancano, altri non sono originali. La cassa ha sezione semicircolare ed è costruita con legno di noce stratificato. Posteriormente la cassa ha cinque aperture ovali. Lo strumento è molto danneggiato: il modiglione è spezzato e staccato dalla cassa. Apparentemente lo strumento è anonimo, ma racchiude in sé caratteristiche costruttive identiche all'arpa inv. 299 e a quella inv. 297. La colonna è uguale a quella dell'arpa Cousineau, con una sezione vagamente circolare a quattro costolature. costolature, mentre il capitello di questa con la presenza di un vaso poggiato su una mensola richiama l'arpa di Holtzman. Questo tipo di decorazioni rispondevano ad un gusto di maniera molto diffuso e di per sé non sono sufficienti ad attribuire lo strumento ad un costruttore preciso.

Collezione: Collezione del Museo degli Strumenti Musicali

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Museo degli Strumenti Musicali

Credits

Compilazione: Gatti, Andrea (2004)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).