Interno architettonico

ambito italiano

Interno architettonico

Descrizione

Identificazione: Interno

Ambito culturale: ambito italiano

Cronologia: ca. 1700 - ca. 1799

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta bianca / inchiostro nero, acquerellatura bruna, matita

Misure: 270 mm x 450 mm

Notizie storico-critiche: L'elegante composizione di questo interno architettonico denota nell'impianto compositivo una mano sicura di sicura matrice bibienesca, una certa raffinatezza nel modo di ombraggiare ed un'esecuzione accurata. La presenza di richiami religiosi (si vedano gli angeli e la testa del Battista, i due santi recanti simboli ecclesiastici ed eucaristici) potrebbe far pensare allo studio per un altare di chiesa o per un apparato da cerimonia funebre. Riportato nell'inventario come anonimo, non reca alcuna indicazione da parte di Lampugnani a differenza della maggior parte delle opere della raccolta: potrebbe pertanto trattarsi di un acquisto recente che il collezionista, solitamente attento ed accurato nelle scelte, non fece in tempo a far visionare da specialisti.
Può essere forse interessante il confronto con due progetti riferiti dubitativamente ad Antonio Galli Bibiena (1697-1774) recentemente esposti nella mostra dedicata alle "Prospettive del Settecento" al Museo Diocesano Trentino, che si riferiscono a due altari dedicati alla Madonna e conservati presso lo stesso museo, soprattutto quello indicato al n. di inv. 5208 (su cui si veda D. Cattoi, "Prospettive del Settecento, Disegni di antichi maestri dal XVI al XIX secolo nelle raccolte del Museo Diocesano Tridentino", Rovereto -Tn, 2004, pp. 54-57).

Collezione: Collezione di disegni di Riccardo Lampugnani del Museo Poldi Pezzoli

Collocazione

Milano (MI), Museo Poldi Pezzoli

Credits

Compilazione: Ranzi, Anna (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).