Ritratto della contessa Laura Moroni Suardi

Pittore bergamasco; Carnovali Giovanni detto il Piccio (già attribuito)

Ritratto della contessa Laura Moroni Suardi

Descrizione

Identificazione: ritratto di donna

Autore: Pittore bergamasco, pittore; Carnovali Giovanni detto il Piccio (già attribuito) (1804/ 1874), pittore

Cronologia: 1800 - 1824

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 53 cm x 64 cm

Descrizione: Il dipinto, a olio su tela, è un ritratto della contessa Laura Maria Gius
eppina Suardi, moglie dal 1789 di Antonio Moroni (1746-1802). L'opera, di piccolo formato rettangolare, è orientata in verticale e dotata di una co
rnice in legno intagliato e dorato.

Notizie storico-critiche: Pubblicato per la prima volta nel repertorio delle 'Collezioni private b
ergamasche' (1983, IV, n. 1390) come opera di Giovanni Carnovali, detto
il Piccio (1804-1873), il dipinto è considerato tradizionalmente un ritra
tto di Laura Moroni Suardi, moglie di Antonio (1746-1802) e madre di Alessandro (1791-1869). Tuttavia, come correttamente osservato nel 2014 da Renzo Mangili, che colloca il ritratto tra le opere di attribuzione sospesa o non condivisa del Piccio, la tela non presenta nessuno dei caratteri distintivi del pittore, neppure quelli della sua produzione giovanile. È dunqu
e più corretto avvicinare più genericamente il dipinto all'ambiente de
ll'Accademia Carrara guidato da Giuseppe Diotti (1779-1816), docente del
l'istituzione bergamasca dal 1811. L'opera è eseguita molto probabilm
ente ex cadavere. La donna, raffigurata di profilo, ha il volto segnato dalla vecchiaia; indossa un cappotto scuro e una cuffietta blu e bianca, che le copre i capelli. Nato il 29 settembre 1804 in provincia di Varese, Giovanni Carnovali si era trasferito all'età di otto anni con la famiglia
ad Albino: il padre, capomastro, era stato assunto dai conti Spini. Fu proprio il conte Spini a soprannominare Giovanni Carnovali 'Piccio' e a r
iconoscere il suo talento artistico. Quando aveva soltanto undici anni lo iscrisse all'Accademia Carrara, dove diventò allievo di Diotti e conobb
e le opere della collezione Carrara. Attivo in Italia Settentrionale e Centrale, soggiornò negli anni Quaranta in Francia con l'amico pittore Gia
como Trécourt, negli anni Cinquanta a Roma, Napoli e Gaeta. Morì tragica
mente nel 1873, annegato nel Po.

Collocazione

Bergamo (BG), Palazzo e Giardini Moroni

Credits

Compilazione: Colombi, Martina (2021)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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