Monumento a Luigi Sacco

Pandiani, Giovanni

Monumento a Luigi Sacco

Descrizione

Identificazione: Luigi Sacco

Autore: Pandiani, Giovanni (1809/ 1879)

Cronologia: post 1858

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo

Misure: 160 cm x 24 cm x 335 cm

Notizie storico-critiche: A Luigi Sacco spetta il merito di aver introdotto in Italia l'uso della vaccinazione contro il vaiolo, recente scoperta di Edoardo Jenner. Nel 1800, essendosi propagata un'epidemia di vaiolo in Lombardia, riuscì ad arginarla praticando la vaccinazione su larga scala. Morì nel 1836 e nel 1855 l' Accademia Fisio- Medico-Statistica propose di celebrare il ventesimo anniversario della sua morte promuovendo una sottoscrizione per l'erezione di un monumento a lui dedicato. Un fitto carteggio serba memoria delle varie fasi dell'iniziativa: dalla lettera inviata il 12 agosto 1855 dall' Accademia promotrice, a quella del 311uglio 1857 inviata dal presidente della commissione preposta alla realizzazione del monumento all'amministrazione ospedaliera circa le spese sostenute per la posa in opera, curata dall'architetto Enrico Besia, e per i compensi allo scultore Pandiani. Un opuscolo pubblicato in occasione dell'inaugurazione del monumento, avvenuta il 29 aprile 1858, contiene, oltre al rendiconto delle spese (tra cui il pagamento di 2300 lire al Pandiani), una litografia che lo illustra. Curiosamente la litografia reca la scritta: "Frat.i Pandiani inv. et Sculp.", quasi l'opera fosse stata eseguita in collaborazione: in realtà tutti i documenti nominano come autore il solo Giovanni.
Anche per questo monumento sorse il problema della collocazione, dato che ormai il numero di quelli già realizzati era abbastanza rilevante: anzi, una lettera del Collegio dei Conservatori della Ca' Granda, inviata il 28 gennaio 1857, insiste sulla necessità di stabilire una regola per tali commemorazioni, da riservarsi ai soli medici ospedalieri. l meriti acquisiti dal Sacco con la sua opera insostituibile potevano giustificare l'eccezione.
L'opera del Pandiani costituisce una rottura con la tradizione consolidatasi nei monumenti commemorativi della Ca' Granda: infatti rinuncia sia al motivo del basamento istoriato e sormontato dal busto, sia al tema della stele funeraria introdotto dal Cacciatori. Essa accentua invece l'aspetto narrativo, inquadrando entro una cornice architettonica sormontata da un timpano e ornata da medaglioni (presumibilmente opera del Besia) una scena che raffigura il medico nell'atto di vaccinare una bambina estraendo il vaccino da una mucca malata. La scena si ambienta all'aperto, facendo intravvedere sullo sfondo, a rilievo "stiacciato", l'abitazione dell'illustre medico. La grande abilità del Pandiani -riconosciutagli dai contemporanei -di "riprodurre con morbido scalpello le attrattive del naturale" si coglie agevolmente nel rilievo ospedaliero, ricco di annotazioni naturalistiche in linea con le tendenze romantiche da tempo in atto. Ma, come spesso accade nella sua produzione, è in agguato il pericolo di accentuare la grazia, toccando così "l'estremo limite che la divide dall'ammanierato e dall'affettazione".

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Casero, Cristina (2002)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

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