Ritratto di Giuseppe Bodina e Angela Stucchi Bodina

Brambilla, Umberto

Ritratto di Giuseppe Bodina e Angela Stucchi Bodina

Descrizione

Identificazione: Giuseppe Bodina e Angela Stucchi Bodina

Autore: Brambilla, Umberto (1880/ 1961)

Cronologia: post 1929

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 113,5 cm x 195,5 cm

Notizie storico-critiche: Giuseppe Bodina, nato a Terrazzano di Rho (Milano) il 17 maggio 1883, morto a Varese il 25 aprile 1956, nel testamento redatto due anni prima della scomparsa aveva disposto il lascito dei poderi di Barcella e Barcelletta all'Ospedale Maggiore, alla condizione che l'usufrutto venisse versato sotto forma di vitalizio alla moglie Angela Stucchi. Tra le disposizioni testamentarie si può leggere una precisa clausola secondo la quale l'Ente ospedaliero era obbligato ad accettare anche il dipinto raffigurante i coniugi Bodina "già preparato nel 1929, opera del noto pittore Umberto Brambilla", che però sarebbe stato consegnato all'Istituto solo al cessare dell'usufrutto della moglie. Così avvenne, infatti: la vedova Bodina morì il 7 aprile 1967 e il quadro risulta dagli Atti ritirato, catalogato e posto in magazzino il 17 maggio dello stesso anno.
Giuseppe Bodina proveniva da una modesta famiglia di osti e albergatori. Dopo essersi trasferito a Milano iniziò a lavorare in famosi ristoranti della città e nel 1906 divenne direttore del Savini, dove lavorò sino agli inizi della seconda guerra mondiale. Appassionato di caccia, volle che nel dipinto di Brambilla venisse ricordato anche il suo fedele bracco, Arno.
Come in altre sue opere, anche in questo dipinto di Brambilla sono presenti delle preziosità narrative che danno alla composizione un sapore oleografico. Maggiori accenti di verità sono stati raggiunti dall'artista nel trattare la figura del benefattore.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Pola, Francesca (2005)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

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