Ritratto di Enrichetta Lodigiani Luppis de Rammer

Gallelli, Massimo

Ritratto di Enrichetta Lodigiani Luppis de Rammer

Descrizione

Identificazione: Enrichetta Lodigiani Luppis de Rammer

Autore: Gallelli, Massimo (1863/ 1956)

Cronologia: post 1933

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 100 cm x 130 cm

Notizie storico-critiche: Enrichetta Lodigiani, nipote del conte Sebastiano Mondolfo, primo presidente dell'Istituto dei Ciechi di Milano, era vedova del barone Ferdinando Luppis de Rammer. Morì a 66 anni il 17 aprile 1926, quando le era già morto l'unico figlio, Giovanni. Nel 1933 lo scultore Achille Alberti dispose una donazione in favore dell'Ospedale Maggiore, desiderando che I'onoranza del ritratto fosse riservata alla baronessa Lodigiani, alla quale era stato legato da antica amicizia. Il 3 febbraio 1933 la Commissione Artistica affidò l'esecuzione del ritratto a GaIIelIi, su espressa indicazione del donante. Il dipinto ultimato venne consegnato nel marzo seguente. Gallelli, senza rinunciare alle caratteristiche della sua pittura, ben visibili nella rapida ed elegante fattura dello scialle sistemato sulle ginocchia della nobildonna, conferisce però maggior evidenza plastica alla figura, specialmente nella resa fisionomica, priva d'incertezze. GalIeIli era probabilmente in rapporti d'amicizia con l'Alberti del quale era quasi coetaneo: nel 1934 ne eseguì infatti il ritratto, pervenuto poi alla Quadreria della Ca' Granda (cfr. inv. 684).

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Pola, Francesca (2005)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

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