Ritratto di Ada Pedanti

Anselmi, Costantino

Ritratto di Ada Pedanti

Descrizione

Identificazione: Ada Pedanti

Autore: Anselmi, Costantino (1905/ 1994)

Cronologia: post 1936

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 100 cm x 130 cm

Notizie storico-critiche: Ada Pedanti, che morì nubile a quarantadue anni il 19 marzo 1933, fu ricordata dalla madre Giulia Peschini nel testamento olografo del 15 maggio 1933. Legando cinquantamila lire all'Ospedale Maggiore, la signora Pedanti chiedeva che, invece del suo, fosse eseguito il ritratto della figlia. Giulia Peschini scomparve il 5 agosto 1935 e il suo testamento fu pubblicato il giorno successivo.
Secondo le indicazioni dell'esecutore testamentario, il ritratto di Ada fu affidato il 22 ottobre 1935 a Vittorio Bonatti, ma l'opera che questi presentò il successivo 2 aprile non fu accolta dalla Commissione Artistica. L'assegnazione all'Anselmi fu decretata il 30 giugno 1936 e il 22 febbraio seguente il dipinto finito entrava nelle Collezioni ospedaliere, nonostante l'esecutore testamentario lamentasse verbalmente, oltre che in una lettera del 23 marzo, la non perfetta somiglianza con la ritrattata.
Opera ancora legata al clima impressionistico lombardo, ma ulterioremente evoluto in direzione Novecento, è connotata da tinte chiare e luminose e da una maniera libera nella stesura della materia pittorica.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Pola, Francesca (2005)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

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