Sposalizio mistico di Santa Caterina

Ramenghi, Giovan Battista (attribuito)

Sposalizio mistico di Santa Caterina

Descrizione

Autore: Ramenghi, Giovan Battista (attribuito) (1521/ 1601)

Cronologia: post 1580 - ante 1590

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tavola/ olio su tavola

Misure: 49 cm x 67,5 cm

Notizie storico-critiche: Del dipinto, segnalato nell'inventario steso da Antonio De Antoni e Antonio Fidanza nel 1830 come di "Scuola Parmigiana" e con una valutazione piuttosto alta ( 500lire), si perdono presto le tracce. Ritrovato a Bertonico (sede di una vasta proprietą ospedaliera) nel 1930 circa fu trasferito a Milano e sottoposto, nel 1932 a un restauro che ha comportato l'applicazione di una griglia al supporto. Alcuni brani come il panneggio del San Giuseppe, hanno indubbiamente sofferto e perduto l'antica nitidezza.
Dal Nicolemi fu riferito alla scuola del Parmigianino, con ipotetico accostamento a Michelangelo Anselmi, mentre un'annotazione della Mannu Pisani nella moderna scheda d'inventario lo riporta ad ambiente bolognese. La tavola ricorda infatti i modi del Bagnacavallo junior, i cui studi ha chiarito la complessa formazione segnata da govanili rapporti con l'ambiente romano (Vasari) e il ruolo di primo piano nell'evoluzione della scuola locale attraverso un austero classicismo d'impronta controriformata. Alla sua produzione tra ottavo e penutimo decennio del Cinquecento rimandano nel dipinto elementi che vanno dal taglio della composizione alla stesura rifinita e sottile, rialzata da riflessi metallici nel volto di San Giuseppe, finno a tratti pił particolari come la caratterizzazione del Bambino, da confrontare con gli angeli della Sacra Conversazione del Museo Civico di Bagnacavallo, restituita al pittore dal Volpe (cfr. Fortunati Petrantonio, 1985, p. 188, fig. 117). Il raffaelllismo ancorato alla tradizione bolognese, non esente da un certo intenerimento pietistico, reinventa infin alcune sacre conversazioni di attribuzione recente come lo Sposalizio di Santa Caterina della Gemeldegalerie di Dresda (Winckelmann, 1985) e la Sacra Famiglia di collezione privata (Sambo, 1986, pp. 59-65), avvalorano un riferimento non contraddetto da alcuni innegabili cedimenti e disuguaglianze formali (la mano della Santa, ad esempio, sproporzionata come nel dipinto di Dresda).

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Bacuzzi, Paola (2005)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).