Ritratto di Camilla Besozzi Figliodoni

Sogni, Giuseppe

Ritratto di Camilla Besozzi Figliodoni

Descrizione

Identificazione: Camilla Besozzi Figliodoni

Autore: Sogni, Giuseppe (1795/ 1874)

Cronologia: post 1854

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 141.3 cm x 210.6 cm

Notizie storico-critiche: Affidato al Sogni il primo aprile 1854, in sostituzione del ritratto Cavallotti (cat. n. 253) commissionatogli in un primo tempo e poi passato al Poggi, il ritratto risulta già finito il 30 agosto. La consegna all'Ospedale avvenne però solo in novembre, per consentire all'artista di esporlo a Brera. Nelle carte ospedaliere si conserva, oltre al mandato di pagamento di 900 lire, una nota di effetti personali della defunta consegnati al pittore per meglio caratterizzarla: tra questi figurano l'abito di seta cangiante guarnito di velluto nero e la cuffia di pizzo col nastro bianco indossati dalla benefattrice.
Restaurato una prima volta da Carlo De Notaris nel 1856, risulta pulito nel 1942 e di nuovo sottoposto nel 1958 a un restauro più radicale, per la presenza di due lacerazioni e di varie cadute di colore. Pulito e verniciato in occasione della mostra dell'81.
La nobildonna è ritratta allo scrittoio, in una pausa della stesura del testamento, mentre indica il busto in marmo raffigurante il marito, quasi a coinvolgerlo nel suo atto caritatevole. Il Sogni, collocandola nell'accogliente intimità di un interno arredato con sobria eleganza, si fa sensibile interprete delle doti di discrezione caratteristiche della defunta, che " velato d'umiltà il bagliore del patriziato ." - come si leggeva nel suo epitaffio - mise le sue sostanze a disposizione dei bisognosi. Con questo saggio di ritrattistica composta ma al tempo stesso affabile, si chiude l'attività del Sogni per la Ca' Granda.
La nobildonna era la vedova del marchese Lunati e istituì proprio erede il conte Paolo Taverna, con l'incarico di impiegare il patrimonio, esauriti i legati, in opere di culto e di carità. Il conte Taverna rispettò la volontà della defunta al punto di rinunciare egli stesso alla sua qualità di erede. A parte i lasciti all'Istituto dei Ciechi, all'Ospedale Fatebenesorelle e ad altre iniziative benefiche, l'eredità Besozzi Figliodoni portò al solo Ospedale Maggiore quasi un milione di lire austriache.

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Misserini, Eraldo (2004)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

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