Ritratto femminile di Carlotta Travers

Barbaglia Giuseppe

Ritratto femminile di Carlotta Travers

Descrizione

Autore: Barbaglia Giuseppe (1841-1910), pittore

Cronologia: post 1903

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 80 cm x 107 cm (tela)

Descrizione: Dipinto ad olio su tela di formato rettangolare con orientamento verticale, dotato di cornice lignea ddorata con profilo decorato con un motivo a racemi floreali. L'opera costituisce il ritratto della benefattrice ospedaliera Carlotta Travers, qui raffigurata seduta su una sedia all'aperto, vicino ad un tavolino. La donna indossa un vestito nero, su cui spicca il colletto bianco e una sottile catena d'oro al collo, che tocca con le dita della mano destra, mentre il braccio sinistro è appoggiato al tavolino accanto a lei. Lo sfondo è caratterizzato da una serie di vasi di piante da giardino, in contrasto con la parete chiara di fondo.

Notizie storico-critiche: L'opera s'inserisce all'interno di quel nutrito corpo di dipinti posseduti da molti enti ospedalieri, che raffigurano le effigi dei benefattori, ovvero di coloro che per lo più attraverso lasciti testamentari e donazioni, contribuirono a far grande l'Ospedale: la consuetudine di omaggiare i benefattori attraverso l'esecuzione di un ritratto era prassi assai diffusa fin dall'antichità presso gli enti assistenziali in genere che, potendo contare in passato solo sulla generosità privata e non sull'intervento di sovvenzioni statali, sopravvivevano grazie alle iniziative benefiche dei singoli cittadini.
Fin dai primi anni della sua fondazione l'amministrazione ospedaliera del S. Anna di Como aveva previsto che tutte le beneficenze fossero iscritte nell'Albo d'Oro e che i benefattori ricevessero varie forme di onoranze proporzionali all'importanza della donazione: dall'intestazione di sale e reparti ospedalieri, all'incisione del nome nelle grandi lapidi marmoree a lato della chiesa, all'esposizione di fotografie e ritratti ad olio medi (da 50.000 lire in su) e grandi (da 100.000 lire in su). La quadreria venutasi così a creare delle persone più benefiche di Como, del Lario e della Brianza veniva ogni anno esposta in occasione della festa padronale di Sant'Anna, in cui la popolazione comasca soleva visitare in folla l'ospedale.
Tali ritratti costituivano essenzialmente un veicolo di autocelebrazione per l'effigiato e la sua famiglia, da cui i numerosi riferimenti ai simboli del casato di appartenenza, così come ai segni distintivi dell'attività professionale esercitata. Dei personaggi si cercava di sottolineare l'impegno di vita serio e ponderato, in linea con quei criteri di decoro che contraddistinguevano il gusto estetico della società dell'epoca. Alla fissità degli sguardi, spesso dovuti alla natura stessa del ritratto postumo eseguito basandosi su fonti iconografiche familiari o maschere funerarie (solo a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si inizierà a fare uso delle fotografie), veniva contrapposto il tentativo di inserire il soggetto in un ambiente in cui si trovasse il più possibile a suo agio: talora uno sfondo neutro, per meglio concentrarsi sul volto dell'effigiato; talvolta un fondale dal carattere domestico, allusivo della sua professione e del suo rango, che ne evidenziasse la posa spontanea; oppure - come nel dipinto qui schedato - un'ambientazione naturalistica (spesso ricostruita nello studio degli artisti), in linea con i canoni della produzione ritrattistica tipicamente lombarda.
La benefattrice qui effigiata è la contessa Carlotta Allievi Travers, due volte vedova - prima del conte Antonio Travers, quindi dell'avvocato Luigi Landucci - che alla sua morte, avvenuta il 14 marzo 1903 all'età di 79 anni, lasciò all'Ospedale S. Anna la sua bella villa di Via XXVII Maggio e tutti i suoi averi, per un corrispettivo di lire 11775. La data di morte della donna documentata in bibliografia (Di Capua-Ferrari, 2005) non collima con la datazione stampata sulla cornice del dipinto, che la posticipa all'anno successivo, nè tantomeno con la datazione riportata nell'inventario cartaceo dell'Azienda Ospedaliera (compilato da Augusto Colombo, 1965) e dalla relativa targa apposta ai piedi del dipinto, che anticipano l'esecuzione del quadro al secolo precedente.

Collocazione

Provincia di Como

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Lariana

Credits

Compilazione: Garnerone, Daniele (2009); Simioli, Adele (2009)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2012)

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