La massicciata della ferrovia Mantova-Monselice

Pesenti, Domenico

La massicciata della ferrovia Mantova-Monselice

Descrizione

Identificazione: Veduta della massicciata della ferrovia Mantova-Monselice

Autore: Pesenti, Domenico (1843-1918), esecutore

Cronologia: post 1898

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 81 cm x 198,5 cm (intero)

Descrizione: Il dipinto ha una caratteristica forma verticale, la superficie è occupata per tre quarti dalla rappresentazione di un cielo solcato dalle nuvole. Nella parte bassa è invece rappresentata una massicciata, ovvero la porzione di terreno pronta a sostenere il passaggio delle rotaie della ferrovia, sovrastata sul lato sinistro da un lampione elettrico funzionante, anche se ancora in parte precario nel sostegno; lungo questa strada ferrata si muove una fila di figure appena accennate: sono i tecnici e gli operai del cantiere con al centro l'imprenditore Valentini. Sullo sfondo si può notare un paesaggio piano (forse la valletta Paiolo), con un prato allagato dominato da una fila di gelsi sulla destra e ancora più lontano gli edifici di Mantova e la sagoma del traliccio di un altro lampione.

Notizie storico-critiche: Il dipinto venne realizzato da Domenico Pesenti nel 1898 per l'imprenditore Luigi Valentini che lo commissionò per onorare la memoria dello zio Pietro Valentini, facendo illustrare i quattro principali lavori da lui compiuti come appaltatore di opere pubbliche: a questa tela si associano infatti anche Il ponte della diga Masetti e due opere oggi disperse, La Ferrovia Pontebbana e un soggetto non identificato. Dopo essere appartenuto alla collezione Valentini, il dipinto passò alla Raccolta Lasagna di Mantova per poi essere donato nel 1972 all'Ufficio del Genio Civile di Mantova, dove rimase insieme al suo pendant anche dopo il passaggio della sede alla Regione Lombardia.
L'opera è rappresentativa della modernizzazione del territorio mantovano in atto nel corso del XIX secolo, a cui Pesenti dovette assistere al ritorno da un soggiorno fiorentino avvenuto tra il 1875 e il 1897: i dipinti di questa serie rappresentano infatti uno dei pochi contributi italiani nell'ambito della produzione di genere "industriale", originatasi sulla scia delle grandi trasformazioni nei territori inglesi, tedeschi e francesi degli anni '80 del XIX secolo, che portarono in pittura ad una tendenza di sentimentale apertura alla vita degli sfruttati, delle vittime dell'industria, tanto quanto ad un vivo interesse nella rappresentazione puntuale e dettagliata dei meccanismi e macchinari da loro utilizzati (Dalai Emiliani - Ginex, 1988).
L'artista sembra qui voler imprimere nel dipinto la bellezza della nuova tecnologia in contrasto con il vecchio profilo urbano, sovrappondendo così lo sviluppo industriale moderno al paesaggio storico, il tutto accentuato dal taglio fotografico angolare ribassato che conferisce al quadro una forma allungata: con la sua abituale e meticolosa precisione Pesenti rende la natura morta del legname in primo piano, ponendo l'accento sulla sapienza del lavoro artigianale, volto a creare forme nuove per la città che avanza (Sisi, 2003).

Collocazione

Mantova (MN), STERL - Sede Territoriale Regione Lombardia

Credits

Compilazione: Uva, Cristina (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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