Scultura

Marchese Giancarlo

Scultura

Descrizione

Autore: Marchese Giancarlo (1931-), esecutore

Cronologia: post 2010 - ante 2012

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: acciaio; vetro

Misure: 160 cm x 35 cm x 215 cm (intero)

Descrizione: Scultura polimaterica, costituita da una croce formata dall'accostamento di due profili metallici stretti e allungati: in corrispondenza della loro curvatura (che costituisce l'incrocio dei bracci della croce) è presente un piccolo inserto quadrangolare di pasta vitrea. L'ingombro verticale va dal soffitto al pavimento, dove l'asta metallica poggia su una base di forma irregolare; quello orizzontale si allunga maggiormente verso sinistra e occupa in diagonale lo spazio compreso dallo stipite della porta al muro perimetrale esterno alla chiesa. Dietro la croce, addossata alla parete, una lastra di vetro dal profilo irregolare e dalla superficie ondulata, presenta una decorazione dorata che raffigura le sagome dei due SS. Cosma e Damiano, accompagnati da una scritta latina in lettere capitali che riporta a loro la titolazione della chiesa ospedaliera.

Notizie storico-critiche: La decorazione esterna della porta della chiesa dei SS. Cosma e Damiano fa parte di un più ampio progetto per la realizzazione di opere d'arte e arredi per la cappella ospedaliera della nuova sede dell'Ospedale di Vimercate, iniziato nel 2009 e definito nei suoi orientamenti dall'Arch. Ercole Ceriani. In questo progetto si è affrontato con estrema attenzione e cura il tema del rito, dando rilievo alle sue componenti simboliche, tradotte poi dagli artisti in vere e proprie opere d'arte dalla specifica valenza anche a livello materico e coloristico. Tale impronta ha comportato una decisa accentuazione all'interno della chiesa, della presenza dell'acqua e della porta d'ingresso, in quanto entrambe soglie di un passaggio fisico, ma anche interiore e spirituale, all'interno dell'ambiente sacro della cappella, a cui è stato opposto, sull'altro lato dell'ambiente, lo spazio riservato alla celebrazione liturgica, sopraelevato da terra grazie al gradino di una pedana.
La disposizione liturgica dei vari elementi è stata inoltre fortemente influenzata dalla presenza di una grande parete vetrata curvilinea opposta all'ingresso, caratterizzata da vetri sabbiati che controllano trasparenza e luminosità conferendo all'ambiente un deciso effetto di controluce.
Tale interazione tra diversi materiali (legno, ferro, vetro) che riflettono, assorbono e filtrano la luce in gradazioni differenti lasciandosi attraversare da essa, viene ripresa anche nella scultura esterna alla chiesa, sita di fianco alla porta d'ingresso, che riporta la titolazione della cappella ai SS. Cosma e Damiano ed è opera dello scultore Giancarlo Marchese. Le opere dell'artista parmense possono a tutti gli effetti considerarsi delle costruzioni tridimensionali, in cui lastre di vetro, sbarre metalliche e travi vengono tagliate e ripiegate nella forma desiderata, alternando a strutture ruvide e rugginose, superfici liscie e perfette. L'aspetto più straordinario della sua opera è infatti l'uso del vetro, materiale cardine della sua produzione artistica dalla fine degli anni Settanta, che spesso entra in aperto contrasto con il metallo nel quale è racchiuso, oppure lo accompagna e completa nell'aspetto. I pannelli di vetro non sono mai semplici lastre piatte ma - come nella scultura qui esaminata - vengono modellati in superfici ondulate e in alcuni punti ricoperti di sottili strati dorati, che ne annullano la trasparenza e lo rendono specchio: in questo caso specifico è proprio attraverso la doratura superficiale che si delineano attraverso i molteplici effetti ottici e riflessi della lastra, le forme dei due santi Cosma e Damiano.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Vimercate

Credits

Compilazione: Uva, Cristina (2012)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).