Ritratto di Federico Astori

Maironi Da Ponte, Alberto

Ritratto di Federico Astori

Descrizione

Autore: Maironi Da Ponte, Alberto (1836-1915), esecutore

Cronologia: 1884

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 138 cm x 222,5 cm (intero)

Descrizione: Ritratto di Federico Astori (benefattore). Il soggetto è ritratto in piedi, appoggiato alla scrivania e tiene nella mano sinistra dei fogli. Sullo sfondo a destra si trova una poltroncina. I volumi sono definiti dalla massa di colore e non dalla linea di contorno; la luce proveniente da destra, crea contrasti di luci e di ombre. Predominano colori caldi, ricerca psicologica nel volto del personaggio.
Il dipinto è inserito in una semplice cornice in legno modanato e dorato; nella parte superiore, cartiglio con iscrizione.

Notizie storico-critiche: Alberto Maironi Da Ponte frequentò la scuola di belle arti dell'Accademia Carrara ottenendo premi e segnalazioni (una notevole affermazione conseguì nel 1858 con il quadro "Il Fornaretto di Venezia"). Nel 1859 combatté con i volontari garibaldini e nel 1866 prese parte alla terza guerra d'Indipendenza riportando una ferita ad una mano. Dopo aver eseguito caricature per un foglio satirico ed aver dipinto una tela ad olio per la chiesa di San Lorenzo in Bergamo Alta, collaborò con il fratello Cesare e l'amico Cavalié nell'esecuzione di affreschi e di quadri per vari committenti. Attorno al 1880 per gl'interni di una casa di Borgo Canale dipinse a tempera vari episodi dei "Promessi Sposi" e nel 1881 realizzò alcune figure simboliche per la facciata di un'abitazione di Via Masone. Eseguì per Paolo Gaffuri diversi soggetti per cromolitografie. Artista versatile, aiutò il fratello Cesare nella realizzazione della statua di Garibaldi che nel 1885 fu sconsideratamente collocata al centro di Piazza Vecchia. Un suo quadro raffigurante un gruppo di operaie fu lodato nel 1894 alle Esposizioni Riunite di Milano come nel 1897 fu apprezzata alla Carrara una sua tela raffigurante "Torquato Tasso prigioniero a Sant'Anna". Fu fra i fondatori della Società degli Acquafortisti. Scapigliato in gioventù, seppe interpretare i fermenti veristi.
Personaggio di grande vivacità, decoratore instancabile, il Maironi realizzò una produzione intensa che va, dal quadro di storia, al quadro di genere, alla composizione religiosa, al ritratto.
Nel ritratto dell'Astori, il fare un pò impetuoso della sua pennellata si riassorbe in una interpretazione più rigida e calliografica della forma con un descrittivismo tipico di un gusto che vuole il ritrattato circondato da elementi a lui familiari e che ne qualificano il personaggio, tratteggiati con un pretestuoso "piglio veristico" testimone degli anni che scivolano verso la fine. L'impostazione di questo ritratto ambientato secondo la migliore tradizione romantica lombarda, risente l'influenza della ritrattistica di Domenico Induno: l'opera tuttavia è caratterizzata da una certa staticità dovuta probabilmente all'esecuzione tratta dalla fotografia.

Collocazione

Provincia di Bergamo

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Papa Giovanni XXIII

Credits

Compilazione: Iorio, Patrizia (2009)

Aggiornamento: Basilico, Andrea (2013); Gigante, Rita (2014)

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