Pentimento di san Pietro

ambito bresciano

Pentimento di san Pietro

Descrizione

Ambito culturale: ambito bresciano

Cronologia: post 1700 - 1749

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 76,3 cm x 96,4 cm

Descrizione: In primo piano, al centro della tela, si vede san Pietro con il corpo girato verso destra e la testa girata verso sinistra, le mani giunte in preghiera e gli occhi e le guance bagnati dalle lacrime del pentimento; in secondo piano a destra si vede il gallo che canta; in profondità a destra si intravede un paesaggio con costruzioni.

Notizie storico-critiche: Il pentimento di san Pietro, avvenuto durante la notte nella quale Cristo viene catturato e condannato a morte, è uno dei temi preferiti dalla pittura di devozione di epoca controriformistica. Come descritto da Terraroli, in questo dipinto entrato in Pinacoteca grazie al lascito di Marianna Rota nel 1926, insieme alla figura del santo, piangente in primo piano, sono visibili le mura della città di Gerusalemme, un gallo, ricordo della profezia di Gesù, e un gregge di pecore, memoria del perdono ottenuto da Pietro dopo la risurrezione di Cristo quando questi, chiedendogli per tre volte se lo amasse, gli affidava la Chiesa sotto la figura di pecore e agnelli da pascere. Attribuita da Terraroli, che la pubblicava per la prima volta, a un pittore lombardo della seconda metà del XVII secolo, la tela dev'essere invece considerata opera di artista bresciano della prima metà del secolo successivo, non distante dalla pittura facile e schiarita di Giovanni Antonio Cappello o di Antonio Dusi, e comunque già influenzata (specie nella figura del santo) da un certo richiamo alla cultura classicista di marca bolognese ben attestata in Brescia già a partire dall'opera di Francesco Paglia.

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Fusari, Giuseppe (2006); Scorsetti, Monica (2006)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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