Cristo Pantocratore con i santi Nikita episc. e Agaphia

scuola bielorussa di Vetka

Cristo Pantocratore con i santi Nikita episc. e Agaphia

Descrizione

Ambito culturale: scuola bielorussa di Vetka

Cronologia: post 1850

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tempera all'uovo su

Misure: 46.7 cm x 3.1 cm x 55.6 cm

Descrizione: Il Cristo è raffigurato secondo l'iconografia bizantina: a mezzo busto, frontale e ieratico; volto e sguardo sono intensi. I lunghi capelli castani, divisi nel mezzo, ricadono ondulati sulla nuca e sulle spalle; il mento è contornato da una corta barba; la fronte spaziosa ha gli archi sopracciliari ben marcati; gli occhi grandi sono divisi dal naso allungato fino alla fronte; le labbra appaiono rosse e strette; le orecchie piccole. Indossa una veste rossa sotto il manto dal colore azzurro-blu. Mentre benedice con la destra secondo gesto trinitario, con la sinistra regge il Vangelo. Nella cornice: a ds san Nikita episopo, as sx santa Agaphia

Notizie storico-critiche: Pantocratore (dal greco "che tutto contiene", ma anche "denominatore universale" e "conservatore di tutti gli esseri"; in Occidente viene sovente tradotto con onnipotente), la più diffusa e nota icona cristologica. Il Cristo Pantocrator è raffigurato, nella nostra icona, secondo l'iconografia antica bizantina: il Salvatore è a mezzo busto, in posizione frontale ed ieratica; il volto e lo sguardo di Cristo sono molto intensi: dalla sua immagine si sprigiona un senso di potenza divina e al contempo di grande umanità. I lunghi capelli castani, divisi nel mezzo, ricadono ondulati sulla nuca e sulle spalle; il mento è contornato da una corta barba; la fronte spaziosa ha gli archi sopracciliari ben marcati; gli occhi grandi, profondi e pensosi, sono divisi dal setto nasale allungato fino alla fronte; le labbra appaiono rosse e strette in un silenzio contemplativo; le orecchie, piccole, sottolineano l'atteggiamento di ascolto. Gesù indossa una veste rossa, colore della regalità, sotto il manto dal colore azzurro-blu, simbolo della sua umanità. Cristo, mentre benedice con la destra secondo gesto trinitario, on la mano sinistra regge il Vangelo aperto sul passo: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e affaticati, e io vi darò ristoro"(Matteo, 11.28), come vuole la tradizione più antica. Per valorizzare l'aspetto ieratico del Pantocrator il fondo è assolutamente privo di architettura, mentre l'immagine prende luce dall'oro in foglia del nimbo e dall'uso dell'oro della crisografia e graffito nel panneggio delle vesti. Il nimbo che circonda il capo ha inscritta una croce in cui spiccano, in greco, le tre sacre lettere O ON (Io sono colui che sono: Esodo 3, 13-14): la O è al centro, in alto; l'omega a destra e la N a sinistra. Ai lati, in alto, rispettivamente a destra e a sinistra del volto, spiccano, rossi, sull'oro del fondo, i digrammi: IC XC, acronimo ottenuto dalla prima e ultima lettera delle due parole Gesù Cristo, scritte secondo l'alfabeto greco Iesous Christos . Nella cornice dell'icona sono raffigurati, come riportano le scritte in rosso: a destra san Nikita episcopo e, a sinistra, santa Agaphia , rivestiti dagli abiti e dai simboli del loto status. Il fondo oro, inciso negli abiti dei santi in cornice; la crisografia e il graffito ammantano di luce divina e regale l'intera icona.

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)

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