I santi Biagio, Nicola taumaturgo e Caralampo con in alto: San Giovanni Battista nel Giordano, Trinità Neotestamentaria, Il capo decollato di San Giovanni, Giovanni l'Elemosiniere

Vasilyev Volkov, Ivan; Saveliev, Vasilj

I santi Biagio, Nicola taumaturgo e Caralampo con in alto: San Giovanni Battista nel Giordano, Trinità Neotestamentaria, Il capo decollato di San Giovanni, Giovanni l'Elemosiniere

Descrizione

Autore: Vasilyev Volkov, Ivan (1848/1874), saggiatore; Saveliev, Vasilj (1849/1874), argentiere

Ambito culturale: scuola russa di Palech

Cronologia: post 1800 - ante 1850

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tempera all'uovo su tavola; argento cesellato e sbalzato

Misure: 46,1 cm x 2,9 cm x 53,2 cm

Descrizione: L'icona presenta due spalti; nell'inferiore, campeggiano le figure dei santi Biagio, Nicola taumaturgo e Caralampo; ai lati di Nicola, Biagio e Caralampo, reggono fra le mani il Vangelo chiuso; San Nicola con la dx benedice nel gesto trinitario e con la sinistra regge il Vangelo chiuso. Lo spalto superiore è suddiviso in quattro scene: San Giovanni Battista, proteso verso le acque del Giordano, mentre alcuni giudei attendono di ricevere il battesimo di conversione; la Trinità raffigurata dal Cristo di fronte a Dio Padre mentre in alto, al centro, vi è lo Spirito Santo raffigurato in forma di colomba. Il Cristo porta con la mano sx il Vangelo chiuso, mentre con la dx tiene la croce ortodossa russa; Dio Padre ha nella mano sx uno scettro d'oro e con la destra benedice col gesto trinitario. Fra di loro: il globo dell'universo su cui è piantata un'aurea croce ortodossa russa fra la lancia e la canna con spugna . Nel terzo riqaudro c'è il capo decollato di San Giovanni. Segue la raffigurazione di Giovanni l'Elemosiniere che si dedicò a Dio e ai poveri.

Notizie storico-critiche: L'icona presenta due spalti; nell'inferiore, su fondo oro e pavimento scuro, campeggiano le figure dei santi Biagio, Nicola taumaturgo e Caralampo, vestiti dai paramenti liturgici vescovili; ai lati di Nicola, Biagio e Caralampo, rivestiti da sontuosi manti crocesignati (rispettivamente oro su rosa e oro su blu), reggono fra le mani il Vangelo chiuso; San Nicola, con manto crocesignato (oro su rosso intenso), con la dx benedice nel gesto trinitario e con la sinistra regge il Vangelo chiuso; le coperte dei Vangeli sono "ricamate" con finissima crisografia e graffito Tutti e tre portano, riccamente decorato, l'omophorion, che dalle spalle ricade sul petto. La loro figura, ritta, è maestosa, già nella sua piena sacralità, evidenziata dai volti assorti, circondati dai nimbi aurei, orlati di rosso; il volto di Biagio e Carlampo, con baffi e lunghe barbe ricadenti sul petto sono piegati di tre quarti verso san Nicola, ma non lo guardano: i loro occhi sono già aperti e fissi sulla visione dell'eternità. Anche San Nicola, dall'alta fronte stempiata, barba corta e baffi spioventi, è severo ed ieratico nella fissità della sua postura. Lo spalto superiore è suddiviso in quattro scene, "scritte" secondo il modello compositivo tradizionale russo: ecco San Giovanni Battista, proteso verso le acque del Giordano in atteggiamento benedicente, mentre alcuni giudei, in atteggiamento di richiesta o di devozione, attendono di ricevere il battesimo di conversione, immersi nelle onde del Giordano; dietro grandi rupi rosso-brune si intravedono le cupole a bulbo del tempio; accanto è "scritta" la scena della Trinità "neotestamentaria", che appare sospesa sopra una catena di nuvole, per indicare in modo quasi infantile che la visione è ultraterrena. La Trinità non è più raffigurata dai tre angeli, secondo lo schema compositivo di Andrej Rublev, ma dal Cristo di fronte a Dio Padre mentre in alto, al centro, fra raggi d'oro, vi è lo Spirito Santo raffigurato in forma di colomba. Il Cristo porta con la mano sx il Vangelo chiuso, mentre con la dx tiene la croce ortodossa russa; Dio Padre ha nella mano sx uno scettro d'oro e con la destra benedice col gesto trinitario. Cristo ha il nimbo crociato con le lettere greche O ON; il nimbo del Padre contiene una stella a sette punte . Fra di loro: il globo dell'universo su cui è piantata un'aurea croce ortodossa russa fra la lancia e la canna con spugna . Nel terzo riquadro colpisce il capo decollato di San Giovanni, circondato da un nimbo aureo e posato in un vassoio colmo di sangue, che sta su un tappeto rosso orlato da greca d'oro; come sfondo: un tendaggio amaranto. Segue la raffigurazione di Giovanni l'Elemosiniere che si dedicò a Dio e ai poveri, che chiamava "i miei padroni e signori"; qui appare sontuosamente rivestito con i paramenti liturgici di patriarca di Alessandria; con la destra benedice nel segno trinitario; con la sinistra regge il Vangelo chiuso.
L'icona è rivestita da una splendida riza, in argento sbalzato e cesellato, con dorature e applicazioni di cristalli colorati, dall'argentiere Vasilj Saveliev, attivo a Kostroma dal 1849 al 1874.

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)

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