San Michele arcangelo con i santi Natalia, Sonia, Gregorio magno, Pietro ap. Paolo ap. Giovanni ev.

scuola russa centrale

San Michele arcangelo con i santi Natalia, Sonia, Gregorio magno, Pietro ap. Paolo ap. Giovanni ev.

Descrizione

Ambito culturale: scuola russa centrale

Cronologia: metà sec. XIX

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tempera grassa su tavola

Misure: 83.7 cm x 2.5 cm x 103.7 cm

Descrizione: La figura centrale dell'Arcangelo Michele è colta nell'attimo della vittoria sul Male, il serpente-Satana shiacciato sotto i suoi piedi. Ai lati dell'arcangelo i santi Pietro e Paolo. A destra: Paolo, che regge con le mani il Vangelo chiuso, accanto a lui Giovanni che stringe al petto il Vangelo chiuso. Alle loro spalle santa Sonia; a sx, in primo piano l'apostolo Pietro che tende la mano destra verso Gabriele, mentre nella sinistra racchiude le chiavi del regno; alle sue spalle Gregorio Magno; dietro a loro, spunta Natalia. Scritte in rosso denominano le persone raffigurate.

Notizie storico-critiche: Le rappresentazioni dell'Arcangelo San Michele (in ebraico significa "Colui che è come Dio") sono diffusissime nel mondo ortodosso, comunemente rappresentato alato, in armatura, con la spada o lancia con cui sconfigge il demonio, spesso nelle sembianze di drago. La sua raffigurazione infatti, sia per il culto che per l'iconografia, dipende dai passi 12,7-8 dell'Apocalisse di Giovanni, in cui Michele conduce gli angeli nella battaglia contro il dragone, rappresentante il demonio, e lo sconfigge.
L'Arcangelo Michele è un angelo misericordioso perché compie la volontà divina, offrendo aiuto ed intercessione agli uomini: egli sconfigge Satana, distrugge l'esercito assiro, appare a Giosuè, fa uscire l'Apostolo Pietro dalla prigione. Nelle campagne russe viene celebrato il 2 settembre come protettore degli animali. Veniva altresì considerato protettore dei principi. A lui sono dedicate numerosissime chiese russe. Protettore di Kiev, capitale dell'antica Russia, egli è raffigurato sulle armature, sui vessilli, monete e stemmi dei principi.
La nostra icona, di Scuola iconografica della Russia centrale, risale alla metà del XIX secolo e rappresenta, su una tavola formata da cinque assi di tiglio e dipinta a tempera grassa e lacche su fondo oro, una grande scena con sei personaggi che affiancano la figura centrale dell'Arcangelo Michele, colto nell'attimo della vittoria sul Male: egli infatti, eretto su un cuscino di bianche nubi su cui striscia il serpente-Satana, ne schiaccia il corpo con entrambi i piedi. Rivestito con gambali e corazza argentea loricata , porta una lancia-stendardo blu nella mano sinistra e una rossa spada-torcia di fuoco nella destra. La lancia-stendardo crucigera, in verticale, simboleggia l'unione del cielo con la Terra; il colore rosso dell'ampio mantello, della croce sullo stendardo e della fiamma nella mano destra sottolinea il carattere guerriero dell'arcangelo. Ai lati dell'arcangelo dalle bianche ali, ecco i santi, aureolati d'oro e con i piedi dai sandali sottili come ragnatele (Pietro e Paolo) e manti dagli ampi panneggi; i loro volti, leggermente chinati verso l'arcangelo, dalla carnagione scura, "infuocata" dal sacro fervore di "carità" mostrano uno sguardo profondo, atemporale, immerso nel silenzio della meditazione. Una finissima crisografia lumeggia volti, capelli e abiti. Ecco a destra (per chi osserva) Paolo, l'Apostolo delle genti (manto rosa e tunica verde-blu) che regge con le mani il Vangelo chiuso, dalla coperta finemente decorata con croce centrale e losanga; accanto a lui il più giovane degli apostoli Giovanni (manto violetto e tunica blu) che stringe al petto il Vangelo chiuso dalla coperta finemente decorata; spunta alle loro spalle santa Sonia dai capelli inanellati, coperti in parte da un bianco velo, ricadenti su veste azzurro cupo; ecco a sx, in primo piano l'apostolo Pietro (manto arancio su tunica verde) che tende la mano destra verso Gabriele, mentre nella sinistra racchiude le chiavi del regno; le rughe profonde e i capelli canuti, finemente tratteggiati, anche di Gregorio Magno, indicano la profondità della loro ascesi personale; alle sue spalle Gregorio Magno, rivestito dai suntuosi abiti liturgici vescovili (straordinaria la decorazione crisografica del suo manto); dietro a loro, spunta Natalia (velo azzurro su veste rossa) devotamente a mani giunte. Scritte in rosso denominano le persone raffigurate.

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)

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