Santi Nicola e Caralampo

scuola greca continentale

Santi Nicola e Caralampo

Descrizione

Ambito culturale: scuola greca continentale

Cronologia: metà sec. XVIII

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tempera all'uovo su tavola

Misure: 8 cm x 0,8 cm x 10,9 cm

Descrizione: L'icona raffigura, a dx per chi guarda: Caralampo, vescovo di Magnesia, santo e taumaturgo, martire. A sx, ecco san Nicola, vescovo di Mira, santo e taumaturgo del IV secolo. Entrambi hanno il braccio destro alzato nel segno benedicente trinitario, mentre con la destra stringono il Vangelo chiuso. Intorno al capo il nimbo d'oro della santità, con ai lati l'iscrizione dei nomi dei santi, bianca su fondo scuro molto annerito dall'olifa.

Notizie storico-critiche: L'icona raffigura, a dx per chi guarda: Caralampo, vescovo di Magnesia, santo e taumaturgo, martire, all'età di 113 anni, nel 202 sotto l'imperatore Settimio Severo. Venerato in tutto il mondo ortodosso, aveva il dono di rendere la terra fertile e perciò a lui sono molto devoti i contadini. A sx, ecco san Nicola, vescovo di Mira, santo e taumaturgo del IV secolo: protettore ed intercessore nelle disgrazie, patrono dei navigatori e dei viaggiatori, vincitore dei demoni, uno dei santi più universalmente venerati sia in Oriente che in Occidente. Nell'icona di scuola greca, della metà del sec. XVIII, i due santi sono rappresentati ritti, a figura intera e frontale, rivestiti dei sacri paramenti liturgici da vescovo. Entrambi hanno il braccio destro alzato nel segno benedicente trinitario, mentre con la destra stringono il Vangelo chiuso. La loro figura è ascetica, quasi ieratica: colpiscono i volti (scavato quello di Nicola), scuri per l'ardore della fede, con barba (molto lunga quella di Nicola), baffi e capelli ingrigiti dal tempo e dalle penitenze. Gli occhi, incavati e spalancati, sembrano seguire chi guarda, trasmettendo quasi un senso di timore. Intorno al capo il nimbo d'oro della santità, con ai lati l'iscrizione dei nomi dei santi, bianca su fondo scuro molto annerito dall'olifa. La tavoletta incavata forma una cornice naturale ed è custodita in una teca.

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Gualina, Camilla (2014); Lobefaro, Mariella (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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