San Nicola Taumaturgo

Lyapimov, Yakov; Ovchinnikov, Pavel

San Nicola Taumaturgo

Descrizione

Autore: Lyapimov, Yakov (1899/1903), saggiatore; Ovchinnikov, Pavel (1853/1916), argentiere

Ambito culturale: scuola russa di San Pietroburgo

Cronologia: post 1902

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su lastra metallica; argento sbalzato e cesellato; argento dorato

Misure: 12.9 cm x 1.7 cm x 20.8 cm

Descrizione: San Nicola, stempiato, con barba, capelli e baffi incanutiti, è raffigurato con vesti liturgiche vescovili sontuose. Con il braccio destro il santo benedice col gesto trinitario; con la sinistra stringe il Vangelo, che non poggia direttamente sulla mano, ma - in segno di rispetto- sull'omophorion, ricamato con una grande croce greca tono su tono.

Notizie storico-critiche: Il culto di San Nicola, protettore ed intercessore nelle disgrazie, patrono dei navigatori e dei viaggiatori, vincitore dei demoni, ha larga diffusione in tutta l'area cristiana sia occidentale che orientale. Le testimonianze dell'universalità del culto di S. Nicola sono numerose e costanti.
L'autorevole "The Oxford Dictionary of Saints" lo definisce uno dei santi più universalmente venerati sia in Oriente che in Occidente. Anche per l'Enciclopedia Cattolica il Santo di Mira e di Bari è uno dei santi più popolari sia della Chiesa greca che della latina. Un segno palpabile della sua immensa popolarità è dato dalla diffusione del suo nome nel mondo intero, soprattutto se si tiene conto delle sue varianti, nonché dal numero delle chiese a lui dedicate.
La nostra piccola icona di scuola russa, probabilmente di San Pietroburgo, è del 1902. Il dipinto, diversamente dalla tradizione, non è su tavola lignea, ma su lastra metallica, inchiodata su supporto ligneo; non è tempera all'uovo, ma olio. San Nicola, stempiato, con barba, capelli e baffi incanutiti, è raffigurato con vesti liturgiche vescovili sontuose, dagli ampi panneggi, le cui sfumature dorate creano l'effetto del raso. Con il braccio destro il santo benedice col gesto trinitario; con la sinistra stringe il Vangelo, che non poggia direttamente sulla mano, ma - in segno di rispetto- sull'omophorion, ricamato con una grande croce greca tono su tono. Il volto del santo, circondato dal nimbo orlato di rosso, è assorto, contemplativo; le lumeggiature crisografiche rendono più incavati e assorti i grandi occhi.
La tavoletta è ornata dall'Oklad, in argento dorato, arricchito da decorazioni in smalto bianco, azzurro, verde cloisonné, con incastonati tre cabochon di radice di rubino e uno zaffiro bianco taglio navette. Della scuola di Kokoshnik, il punzone del maestro di saggio, con monogramma YL di Yakov Lyapimov (o Lyapunov) attivo a San Pietroburgo dal 1899 al 1903. Punzone con monogramma I.G. del craftsman di cui non si è trovata traccia; firma per esteso di Pavel Ovchinnikov, argentiere attivo a Mosca dal 1853 al 1916. Reca una dedica, datata 1902, nel bordo della cornice esterna: "Compagnia di navigazione Caucaso e Mercurio "Skolebel" da parte di O. K. Benua 1902." L'icona è custodita in teca di mogano coeva.

Collezione: Raccolte d'arte della Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi

Collocazione

Chiari (BS), Pinacoteca Repossi

Credits

Compilazione: Gualina, Camilla (2016); Lobefaro, Mariella (2016)

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