Morte di Sant'Andrea Avellino
Ligari Cesare
Descrizione
Denominazione: morte di S. Andrea Avellino
Autore: Ligari Cesare (1716/ 1770)
Cronologia: post 1766
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: olio su tela
Misure: 145 cm x 295 cm
Notizie storico-critiche: Il dipinto venne Scoperto dal Gianoli a Tresivio nel 1942 e C. Bassi lo riconobbe come quello eseguito per i Teatini di Ponchiera, di cui si parla in due lettere di Cesare del marzo 1765 e del 29 dic. 1766. Scrivendo da Como al curato di Ponchiera, Cesare dichiara di avere eseguito il quadro e di doverne dipingere altri due da collocare a lato. Da una nota di G.B. Ligari, figlio di Cesare (Mastro N, 174v) apprendiamo che il curato di Ponchiera, nel 1772, doveva ancora pagare due talleri e mezzo per un disegno relativo alla dsposizione dell'altare nella chiesetta di S. Andrea Avellino. Si ignora come il quadro sia finito a Tresivio, ma è probabile che sia scomparso da Ponchiera all'epoca delle soppressioni napoleoniche.
Come dichiara la scritta, Cesare dipinse il quadro a Como, dove si era trasferito nel 1764, professandosi pittore di quella città, dopo le "delusioni"patite in Valtellina.
E' risaputo che Cesare fu più dotato come frescante e come pittore di soggetti profani e conviene riconoscere che la pala non è di grande qualità; è inoltre interessante notare lo scadimento che interviene nel passaggio dal bozzetto all'opera compiuta, dove l'immediatezza del linguaggio pittorico e del cromatismo gustoso sembrano raggelarsi . Il bozzetto, venduto dagli eredi Ligari di Varese nel 1996, si trova oggi in collezione privata a Sondrio.
Collezione: Fondo Ligari
Collocazione
Sondrio (SO), Museo Valtellinese di Storia ed Arte
Credits
Compilazione: Sartoris, G. (2000)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/40010-00113/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).