Romanza

Pisani, Ernesto

Romanza

Descrizione

Identificazione: Donna al Piano e donna che canta

Autore: Pisani, Ernesto (1901-1972 post)

Cronologia: ante 1932

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ grafite/ penna

Misure: 199 mm x 258 mm

Descrizione: matita di grafite e penna su carta

Notizie storico-critiche: Ernesto Pisani, terminati gli studi a Brera nel 1924, si presenta al pubblico milanese partecipando alle principali rassegne pubbliche della città e alle esposizioni internazionali d'arte sacra a Roma e a Padova. Allontanatosi dallo stile lombardo che caratterizza le sue prime opere, dal 27 dicembre al 10 gennaio 1933 espone quaranta olii e diciannove disegni all'interno della Galleria del Milione, con una mostra personale presentata sul Bollettino n. 5 da Raffaele Giolli. In questa presentazione Giolli definisce le opere esposte ormai mature, in esse il suo stile è approdato ad una 'pittura festosa e fragrante', più realistica e meno evanescente (Vilari 2001-2002). In quell'occasione le raccolte pubbliche milanesi acquistano dell'autore due disegni: "Romanza" e "La madonna col bambino" (inv. 4959 B 1851). In "Romanza" leggeri tratti di matita e fitte linee di inchiostro nero descrivono l'interno di una stanza con due giovani fanciulle, una seduta di spalle che suona il piano e l'altra, sulla sinistra, in piedi che canta. Un'unica fonte di luce laterale, lasciata a matita alla base, illumina l'ambiente circostante e crea un netto stacco fra la parte sinistra della stanza e il cono della lampada sulla destra. Nell'elenco delle opere in mostra, all'interno del "Bottettino della Galleria del Milione", il disegno è indicato al numero 54.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Mascellino, Bruno (2017)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).