Melpomene

Sartorio, Giulio Aristide

Melpomene

Descrizione

Autore: Sartorio, Giulio Aristide (1860-1932)

Cronologia: ca. 1890 - ca. 1920

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ matita/ carboncino/ gesso

Misure: 251 mm x 445 mm

Descrizione: matita, carboncino, lumeggiature di gesso su carta

Notizie storico-critiche: Soggetti e tematiche mitologiche sono comuni nella produzione artistica di Sartorio, così come comuni sono all'interno delle opere di pittori appartenenti all'area decadente e simbolista italiana ed europea. Il foglio con Melpomene, tagliato irregolarmente nella parte alta, giunse nelle collezioni pubbliche milanesi con il lascito Grubicy nel 1920. Esso mostra una raffinata composizione, e fu realizzato probabilmente come studio preparatorio per un'opera di maggiori dimensioni. Nella composizione non vi è né caos né pathos, ma eleganza e tranquillità, simile a quella che si può osservare all'interno del trittico con Le Vergini Savie e le Vergini Stolte a cui l'immagine della donna si avvicina. Quest'ultima infatti, musa del canto, dell'armonia musicale e della tragedia veste un lungo chitone e regge tra le mani la maschera della tragedia. Alle sue spalle la figura di un uomo nell'atto di rialzarsi. La musa è attraversata da un delicato chiaroscuro composto da sottilissime linee che si sovrappongono, delimitando il volto della donna, regalandone una soave bellezza. Le pieghe della veste sono evidenziate da tratti di carboncino di diversa intensità a cui si contrappongono lumeggiature di gesso che suggeriscono una leggera trasparenza dell'abito. La figura dell'uomo genuflesso è invece ottenuta mediante segni più chiari ed è inoltre resa in maniera più abbozzata rispetto alla donna, attraverso l'uso di tratti poco definiti.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Mascellino, Bruno (2017)

Aggiornamento: Bergamo, Lucia (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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