Cavalli

Spazzapan, Luigi

Cavalli

Descrizione

Autore: Spazzapan, Luigi (1889-1958)

Cronologia: ca. 1946 - ca. 1947

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ inchiostro di china/ acquerello

Misure: 490 mm x 372 mm

Descrizione: china a pennello, acquerello su carta bianca

Notizie storico-critiche: Nell'arte di Luigi Spazzapan, già dalla fine degli anni Quaranta, la natura diventa il pretesto per una nuova ricerca espressiva. Nelle opere del periodo si osservano animali di ogni genere: tori, cavalli e nature morte con volatili e pesci, realizzati attraverso un'astrazione neogeometrica ottenuta mediante una linea che diventa ideogramma e che sfocia in dinamismo figurale. Questi nuovi elementi espressivi si possono osservare anche nella serie di guazzi con i "Guerrieri e Cavalli" (cfr. A. Dragone, Spazzapan. Catalogo generale a cura di Sandro Alberti e Angelo Dragone, Firenze 1981, pp. 287-288 nn. 1292-1301), opere esposte alla Biennale di Venezia nel 1954 e reduci probabilmente dei ricordi d'infanzia dell'artista. Spazzapan nacque in Gradisca da una famiglia numerosa e un ramo dei suoi ascendenti slavi erano mercanti di cavalli, pertanto i ricordi favolosi della propria fanciullezza hanno potuto ispirare l'artista nella realizzazione di questo genere di opere, tradotte nel corso degli anni in magnifiche chine e tempere su carta. Da datare tra il 1946 e il 1947, per il confronto stilistico con la serie dei "Guerrieri e Cavalli", è il disegno "Cavalli" opera a china e acquerello acquistata dalla Galleria La Bussola in data imprecisata. La galleria torinese, già dal febbraio del 1946 e per più di un ventennio, aveva dedicato all'artista diverse esposizioni personali e collettive e il timbro identificativo sul verso del foglio ci permette di supporre la presenza del disegno all'interno di una delle tante esposizioni ospitate nelle sue sale. Nell'opera "Cavalli" si osserva una concitata tensione espressiva creata attraverso una rielaborazione fantastica delle figure, riprodotte attraverso un vortice stilizzato di spesse linee nere. Gli animali irrequieti tirano le redini quasi a spezzarle. Le loro sagome si contrappongono su uno sfondo nero, mentre una luce giallognola investe i corpi, i musi sottili e le lunghe criniere. Nel foglio si osserva la tendenza dell'artista di far affiorare tra le linee l'irruenza del gesto e degli impasti di colore, l'eleganza delle tre figure equine rese scarne nella loro essenzialità formale.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Mascellino, Bruno (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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