Pianta del piano d'attacco di Vieux Brisach

Vauban, Sébastien Le Prestre (cerchia)

Pianta del piano d'attacco di Vieux Brisach

Descrizione

Autore: Vauban, Sébastien Le Prestre (cerchia) (1633 ante-1707)

Cronologia: ca. 1703

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ inchiostro a penna/ acquerello

Misure: 224 mm x 340 mm

Descrizione: disegno in scala, eseguito con inchiostro nero e rosso, con tiralinee e compasso e in parte a mano libera; acquerello marrone chiaro e grigio sulle parti rilevate e i corsi d'acqua, colore giallo ocra per i tracciamenti delle trincee; il supporto su cui è tracciato è carta leggera colore avorio leggermente imbrunita che originariamente era ripiegata in dieci parti

Notizie storico-critiche: Nell'"Indice" del tomo nel quale era rilegato il disegno viene definito: "Fortezza di Brisac suo attacco e piano dell'armata nel 1703".
Brisach era sorta sulla riva sinistra del Reno nell'attuale regione tedesca di Baden-Württemberg intorno a un colle fortificato dai romani per difendere le loro frontiere dall'invasioni barbariche. I francesi la rinominarono Vieux-Brisach allorché costruirono a partire dal 1698 la cittadina di Neuf-Brisach disegnata dal maresciallo francese Sébastien Le Prestre de Vauban (1633-1707), ingegnere militare al servizio di Luigi XIV, a 2400 metri dall'antico forte Mortier, edificato dallo stesso Vauban dopo il trattato di Westfalia del 1648.
Vieux-Brisach era comunque una città fortificata: una cinta di 8 bastioni (Vermandais, S.te Croix, Richelieu, Mazarin, Dauphin, La Reine, Wismar, Royal) difendeva la città alta, l'antico castello posto su una rocca e la città bassa.
L'assedio a Vieux Brisach fu compiuto dall'Armata del Re Luigi XIV, comandata dal nipote, Le Duc de Bourgogne nella notte tra il 23 e il 24 agosto del 1703 e la città si arrese il 6 settembre dello stesso anno.
E' noto che la strategia dell'assedio fu affidata a Vauban che fu non solo un geniale ideatore di fortificazioni, ma anche un abile stratega e a lui si deve l'invenzione del sistema di paralleli. Nel XVII secolo, gli assedi seguivano un modello prescritto di eventi e spesso erano studiati con metodi molto scientifici. Vauban formalizzò molte delle regole di assedio di guerra,con l'elaborazione di un calendario per le forze che puntavano all'assedio. L'esercito assediante si muoveva lungo linee di circonvallazione e contravallazione e quando raggiungeva l'obiettivo circondava la città e tagliava tutte le strade, costruendo linee di movimento terra, di circonvallazione e di contravallazione, tra cui stabilizzare le attrezzature per l'assedio e le truppe di campo. Le linee non erano di solito particolarmente fortificate essendo destinate ad essere opere temporanee. Erano in genere sbarramenti di terra di fronte da un fossato e fiancheggiati da redans. Il comandante sceglieva quindi un punto debole come obiettivo dell'attacco e applicava la strategia di avanzamento delle truppe.
Il disegno illustra il campo di battaglia di Vieux Brisach, rappresentata solo nella parte interessata dall'attacco, con le indicazioni degli schieramenti e delle linee di avanzamento evidenziati in colore giallo. Dagli schieramenti, di cui sono indicati presumibilmente i pezzi di artiglieria, sono tracciate le linee rosse di fuoco che raggiungono gli obiettivi prefissati.
Sul verso del disegno è indicato l'Ordine di battaglia dell'"Armée d'alemagne" del 16 luglio 1703, con i nomi dei comandanti, Monsieur le Duc de Bourgogne e il maresciallo Camille d'Hostun duc de Tallard. Sono quindi elencati gli schieramenti della prima e della seconda linea coi nomi dei luogotenenti generali, dei marescialli di campo e dei brigadieri, con le rispettive posizioni stabilite sulla pianta generale di attacco.
Il manoscritto è riportato con poche variazioni sul foglio allegato a un altro disegno della Collezione (Milano, Collezione Sardini Martinelli inv. 3,31).

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Caspani, Licia Anna (2008)

Aggiornamento: Caspani, Licia Anna (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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