Studio di nudo femminile

Disertori, Benvenuto Maria

Studio di nudo femminile

Descrizione

Autore: Disertori, Benvenuto Maria (1887-1969)

Cronologia: 1920 - 1930

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta/ matita nera

Misure: 211 mm x 305 mm

Descrizione: matita nera su carta bianca

Notizie storico-critiche: Lo "Studio di nudo femminile" può essere identificato come il bozzetto preparatorio per la figura femminile seduta a sinistra nello "Studio per La cerba" (inv. agg. 1122), un soggetto la cui origine iconografica va rintracciata nel poema "L'Acerba" di Cecco D'Ascoli (cfr. P. Bellini, A. Alberti, Benvenuto Disertori. Catalogo ragionato dell'opera grafica e degli ex libris, Milano 2000, p. 72 n. 57). La figura appare non finita, ma la sua posa lascia supporre che la donna dovesse essere ultimata con un violino tra le braccia, così come appare nel foglio sopra indicato. Il disegno, creato con morbidi tratti di matita, descrive il corpo della donna attraverso un chiaroscuro naturalistico di grande intensità espressiva. Questo, infatti, realizzato con linee incrociate che ricoprono tutta la figura, dona alla stessa un forte realismo. L'opera in questione è stata utilizzata, inoltre, come modello preparatorio per un'acquaforte in controparte rispetto al disegno del Castello (cfr. Ivi.). Il foglio è stato donato nel febbraio 2015 al Gabinetto di Disegni del Castello Sforzesco di Milano, dal figlio Andrea, insieme a un gruppo di quattordici disegni (invv-invv. Agg. 1109 -1122). Quest'ultimi sono contrassegnati, sul verso di ogni foglio, dal numero dell'album di provenienza e dal relativo numero d'ordine interno, scritto a matita.

Collocazione

Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Gabinetto dei Disegni

Credits

Compilazione: Mascellino, Bruno (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).