Terre sur marron foncé

Tàpies, Antoni

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Terre sur marron foncé

Descrizione

Identificazione: Composizione materica

Autore: Tàpies, Antoni (1923-2012), esecutore

Cronologia: post 1957

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / tecnica mista

Misure: 97 cm x 130 cm x 4 cm (intero); 104 cm x 137 cm (intero con cornice)

Descrizione: Il dipinto è caratterizzato da una particolare tecnica gestuale, intuitiva ed estremamente disinvolta. L'opera è costruita mediante stratificazioni di materiali poveri, quali olii, sabbie e colle, giustapposti fino a raggiungere uno spessore di alcuni centimetri. La stesura è stratificata e grumosa: si alternano colature di tempera, pasta raggrumata e densi strati di colore, compatti ma non omogenei, che registrano le impronte stesse dell'artista. Sono inoltre presenti colate di smalto nero nella parte inferiore, su cui è rimasta impressa una trama, forse derivante dalla pressione "a fresco" di un tessuto. La povertà della scelta cromatica, giocata su tonalità scure e brune (come il colore steso uniformemente sullo sfondo che lascia trasparire la trama della tela) e su quelle più sobrie del beige, contrasta con l'intensità dei segni, delle incisioni a graffito e delle asportazioni operate sulla superficie della pasta pittorica tramite strumenti di varia natura.

Notizie storico-critiche: Nel 1957 il quadro ha ottenuto uno dei sette Premi per la giovane pittura internazionale indetto dal X Premio Lissone, primo dei molti riconoscimenti internazionali attribuiti ad Antoni Tàpies, il quale riflette le più radicali esperienze dell'Informale, fenomeno all'epoca di grande attualità riferibile a personalità come Fautrier, Burri, Mathieu e Hartung.
Si tratta di un'opera rappresentativa della ricerca nell'ambito delle sperimentazioni intraprese dall'artista a partire dai primi anni '50, con attenzione all'esplorazione delle infinite possibilità espressive intrinseche nella materia. Nella poetica di Tàpies il quadro non rappresenta delle cose ma è una cosa, non racconta una realtà bensì diviene esso stesso realtà.
Il senso della materia è il valore chiave che soggiace alla creazione: stratificazioni di materiali umili, come sabbia, polvere di marmo, paglia si alternano a inserzioni di oggetti desunti dalla quotidianità, in aperta polemica con gli stili e i linguaggi dell'arte accademica.
Un carattere volutamente maldestro secondo una particolare tecnica informale e gestuale dalla forte e intensa espressività accompagna l'intervento creativo: le colate di materia sfuggono di mano, dando luogo ad escrescenze talvolta incontrollate e solcate da graffiti e asportazioni inattese. Tàpies aggiunge materia e materiali sulla tela creando uno spessore, una fisicità e una spazialità non simulata, che trasmette una spinta tridimensionale in direzione dello spettatore. L'immagine che si origina non è illusione o proiezione ma è effettiva figura attraverso la sua consistenza, superando il concetto stesso di pittura.

Collezione: Collezione storica del "Premio Lissone 1946-1967"

Collocazione

Lissone (MB), Museo d'Arte Contemporanea di Lissone

Credits

Compilazione: Cicero, Chatia (2014)

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