Pugnale

Manifattura congolese

Pugnale

Descrizione

Denominazione: Daga congolese?

Ambito culturale: Manifattura congolese

Cronologia: sec. XIX

Tipologia: armi e oggetti storico-militari

Materia e tecnica: legno; ferro; cuoio

Misure: 5.5 cm x 52 cm (pugnale con manico); 5.5 cm x 41 cm (lama); 11 cm x 48 cm (fodero)

Descrizione: Daga con impugnatura in legno duro, scuro, di forma circolare sagomata ad anelli, che si espande all'estremità superiore a tromba, a formare un pomo circolare dal bordo rastremato, con un bottone centrale conico dal quale spunta il codolo; all'altra estremità, l'impugnatura si espande a cono schiacciato. Lama a due fili, dritta al forte con profondo sguscio, posto leggermente a sinistra rispetto all'asse centrale, che termina a metà del medio. I fili, concavi nel medio, si espandono nel debole, poi convergono drasticamente a punta triangolare. Incisioni a puntini quadrati punzonati lungo tutta la lama.
Fodero (associato) in legno coperto da un sottile strato di cuoio, cucito e incollato, con espansione pressappoco circolare sul fondo; Un cordino di pelle pende a lato del fodero, nella zona centrale, annodato ad anello in due punti, mobili.

Notizie storico-critiche: La provenienza di quest'arma non è chiara. La lama, pesante e dalla linea severa, ha una forma molto più semplice di quelle congolesi del resto della collezione, mentre le sue decorazioni sono comuni a più culture africane. La peculiarità evidente di questa daga è la forma del pomo. Sembra che essa appartenga a popolazioni africane molto distanti fra loro. Si può infatti notare la stessa linea in alcune armi dei Kuba (Ginzberg, p. 177), dei Pende (popolazione situata in Angola, ai confini col Congo, a sud dei Kuba, che usava tra l'altro gli stessi foderi con finale circolare) (Werner - Zirngibl, p. 140), ma anche nelle daghe dei Baule della Costa d'Avorio, i quali usavano per le impugnature un legno molto duro, simile all'ebano (Ginzberg, p. 182 e Werner - Zirngibl, p. 145). Tuttavia, una provenienza dalla Costa d'Avorio sembra improbabile, se si considera la collezione d'armi africane nel suo complesso. L'attribuzione congolese sarebbe anche supportata da altre fonti: una daga degli Nhutshu (bacino del fiume Congo), conservata al museo Pigorini, che oltre ad avere un'impugnatura simile, possiede un fodero della stessa forma di quello in esame, sebbene più grosso e robusto, e una daga più recente, dell'inizio del XX secolo, con le medesime caratteristiche, attribuita alla popolazione Yaka (a fianco dei Kuba, vicino al fiume Kuango che segue i confini fra l'Angola e il Congo), di un catalogo in rete (Oriental Arms).

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Amadini, Pietro (2002)

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