Abito

manifattura giapponese

Abito

Descrizione

Identificazione: motivi decorativi vegetali

Ambito culturale: manifattura giapponese

Cronologia: ca. 1800 - ca. 1899

Tipologia: tessuti

Materia e tecnica: seta policroma; carta/ doratura; tessuto operato

Misure: 156 cm x 170 cm

Descrizione: Abito di tipo karaori (letteralmente "tessitura cinese") con armatura di fondo diagonale in seta opaca con fili laminati in oro e trame supplementari in seta lasciata lenta in modo da creare disegni che sembrino ricami. Fondo marrone spartito dal motivo in oro "a corteccia di pino" (matsukawabishi) su cui si sviluppa, con andamento verticale, un motivo con due coppie di ventagli incrociati, orientati una volta verso destra e una volta verso sinistra, e adorni di fiore di pruno (ume). La fodera è rossa cangiante e le maniche sono piccole (kosode).

Notizie storico-critiche: Il karaori è il più rappresentativo tra i costumi del teatro No ed è indossato come soprabito nei ruoli femminili. La maggior parte dei disegni raffigura piante e fiori stagionali. Il nome significa letteralmente "tessitura cinese" con riferimento al complesso stile di tessitura usato per creare questi abiti in broccato. Il termine karaori risale al tempo della prima apparizione del tessuto nel XV secolo. Tuttavia, nonostante il karaori avesse senza dubbio un archetipo in Cina, in realtà fu ideato e prodotto dal famoso tessitore giapponese Tawaraya.

Collocazione

Milano (MI), Polo Arte Moderna e Contemporanea. Museo delle Culture

Credits

Compilazione: Morena, F. (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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