Milia e Nerina

Gorni, Giuseppe

Milia e Nerina

Descrizione

Identificazione: Ritratto doppio

Autore: Gorni, Giuseppe (1894-1975)

Cronologia: 1932

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: gesso patinato

Misure: 48 cm x 37 cm x 49 cm

Descrizione: due teste di donne con i capelli raccolti e occhi e bocca chiusi.

Notizie storico-critiche: 'Quando si rappresenta una cosa colla forma principale della sua intimità o essenza, essa acquista maggiore potenzialità' (5 quaderni: racconti brevi, appunti, a cura di G. Negri, 1975). Gorni è consapevole della difficoltà nellÂ'esprimere una condizione che è tutta interiore, la cui forza non è determinata da ciò che si vede ma dalla profonda articolazione di un rapporto che lega lÂ'individuo, il mondo e la visione di questo. Egli scrive ancora: 'unÂ'opera dÂ'arte si misura dalla quantità di umanità continua che in essa si svolge' e il ritratto di Milia e Nerina testimonia il ricercato dinamismo interiore che si sviluppa nella fissità del racconto. Paradossalmente i volti dei personaggi assumono caratteristiche rilevanti e pregnanza psicologica nella narrazione metafisica di figure bloccate e chiuse in se stesse, dove gli occhi e le labbra, serrati al mondo esterno, mostrano una tensione silenziosa e del tutto individuale. La scultura in gesso è molto vicina ai ritratti a carboncino risalenti agli anni Venti per quanto concerne lo studio del ritratto doppio, nel quale viene dedicata una particolare attenzione allÂ'aggiustamento dei piani; gli occhi non sono più spalancati ad una realtà altra e surreale ma sono rivolti alla propria coscienza. LÂ'analisi psicologica del soggetto non si risolve più nellÂ'atteggiamento trasognato dello stupore infantile ma si carica della drammaticità della vita, appartenente alla stessa visione adulta e disillusa delle cose che fa sussultare Gorni nel dubbio del 'viviamo la nostra vita? Non credo'.
Tratto dagli apparati a cura di Paola Boccaletti nel catalgo del Museo diffuso G. Gorni, 2006.

Collocazione

Provincia di Mantova

Credits

Compilazione: Boccaletti, Paola (2011)

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