Cestina

manifattura di Felice Clerici

Cestina

Descrizione

Identificazione: paesaggio con architetture

Ambito culturale: manifattura di Felice Clerici

Cronologia: ca. 1745 - ca. 1796

Tipologia: ceramiche e porcellane

Materia e tecnica: Maiolica deocrata in blu a gran fuoco; Maiolica decorata in rosso e giallo a piccolo fuoco

Misure: 21,8 x 24,5 x 12

Descrizione: Cestina modellata a stampo dalla parete traforata ad imitazione di un intreccio di vimini, orlo superiore polilobato e base a disco. Le prese sono formate da due rami intrecciati. Il motivo "a carabiniere" vede al centro del fondo la pagoda cinese e sulla parete gli altri elementi del decoro. Sulle anse si notano i motivi a fioretti stilizzati in rosso ferro.

Notizie storico-critiche: La denominazione "al carabiniere" è un nomignolo sorto nel mondo antiquariale nel secolo scorso. Nasce dalla somiglianza tra il pennacchio della pagoda con quello che corona il copricapo della divisa dell'Arma dei Carabinieri.
La denominazione più corretta dovrebbe essere "alla pagoda cinese". Il motivo "della pagoda" è sicuramente il riflesso delle più semplici porcellane cinesi d'esportazione in monocromia di cobalto chiamate "isola" o "isola e ponte" in cui la superficie è abitata da fiumi, isole, ponti, pagode, montagne, pini e salici.
Prodotta a Ching- te-chen venne esportata da Canton in grandissime quantità fino al 1785 circa , fino alla diffusione della terraglia inglese che stroncherà il mercato. Il motivo decorativo a padiglione o pagoda è tra i più comuni sulle porcellane ammassate nelle stive delle grandi navi cargo delle Compagnie delle Indie.

Collocazione

Saronno (VA), Museo Giuseppe Gianetti. museo

Credits

Compilazione: Ausenda, R. (1995)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).