Sac.e Pietro Rivolta

ambito lombardo

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Sac.e Pietro Rivolta

Descrizione

Identificazione: Ritratto del Sacerdote Pietro Rivolta

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1855 - ca. 1860

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 46 cm x 60,5 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo rosso

Notizie storico-critiche: Dell'effigiato conosciamo i dati anagrafici riportati sull'etichetta commemorativa posta sul retro del dipinto: sacerdote Pietro Rivolta di Monza, scomparso l'11 settembre 1855.
Il sacerdote Pietro Rivolta, figlio del fu Giuseppe, fu Real Cappellano dell'I. R. Villa presso Monza e direttore spirituale presso il Pio Istituto Bellani, ovvero l'erigendo Orfanotrofio Femminile. Con testamento datato 6 settembre 1853 il sacerdote dispose due donazioni di 7.000 lire austriache cadauna, sia per l'Orfanotrofio Femminile che per la Pia Casa di Ricovero ed Industria di Monza. Gli usufrutti del lascito per l'Orfanotrofio vennero utilizzati per il mantenimento di un orfano nell'Istituto Bellani, mentre la Pia Casa dovette usarli per pagare un vitalizio alla domestica Cecilia Trolli; dopo la scomparsa della vitaliziata poté istituire con i frutti del capitale una piazza per ricoverato alla memoria del Rivolta. Al suo erede universale e amico Claudio Amati aggiudicò il diritto di nomina sia della piazza presso l'Orfanotrofio che per la Pia Casa di Ricovero, con la raccomandazione di "avere riguardo nella scelta al più bisognoso ed onesto" (ASBMz 34/5, n. rep. 350 e ASCRIMz 28/10, n. rep. 289).
Nel periodo della Restaurazione a Monza le donazioni benefiche ai pii istituti erano raccolte dall'Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri, che gestiva tutti gli enti assistenziali cittadini, compresi quelli beneficati dal Rivolta (Coppa 2002, pp. 105, 118 nota 7). L'Opera Pia Bellani ebbe origine grazie al lascito disposto dal canonico don Angelo Bellani, eretta nel 1851 con lo scopo di istituire e mantenere in Monza due orfanotrofi (per maschi e per femmine). Nel 1859 venne inaugurato l'Orfanotrofio Femminile, mentre gli orfani maschi vennero mantenuti presso il già esistente Istituto dei Paolini (Colombo 2002, pp. 55-73). La Pia Casa di Ricovero, invece, venne istituita nel 1831 con lo scopo di ricoverare e mantenere poveri vecchi monzesi, di ambo i sessi, inabili al lavoro.
La registrazione della data di morte sul retro del dipinto indica che l'opera fu commissionata in forma gratulatoria dall'ente che ricevette l'eredità del benefattore, secondo la tradizione istituita dalla Ca' Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde; il ritratto in questione potrebbe essere stato ordinato dalla direzione dell'Istituto Bellani poiché, secondo l'inventario stilato nel 1907, l'effigie del sacerdote Pietro Rivolta si trovava presso il Parlatoio dell'Orfanotrofio Femminile, fondato dall'Opera Pia Bellani (ASHSG XXXIII).
Ritratto a mezzo busto convenzionale nell'impostazione, con il soggetto colto in leggero tre quarti su un fondo unito e colorato di rosso. L'espressività dell'effigiato, che indossa gli abiti sacerdotali e il colletto bianco, è affidata a un sorriso lieve un poco stereotipato.
Il ritratto conserva l'etichetta dell'inventario dell'Ospedale Umberto I, come fu denominato il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo nel 1896, dopo il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, p. 39).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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