Laura Mantegazza Brambilla

De Notaris Carlo

Laura Mantegazza Brambilla

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Laura Mantegazza Brambilla

Autore: De Notaris Carlo (Milano, 1812-1888)

Cronologia: 1876

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 46 cm x 61 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo neutro

Notizie storico-critiche: Ritratto a mezzo busto su fondo neutro.
L'iscrizione sul rovescio documenta che l'effigiata è Laura Mantegazza Brambilla.
La donna era vedova di Giosuè Brambilla de Carminati; è importante sottolineare questo dato poiché, se non è presente l'accenno allo stato vedovile nell'intestazione, l'accostamento dei due cognomi indica che la donna è premorta al marito.
Il 16 gennaio 1876 il notaio monzese Giuseppe Sirtori scrisse una lettera alla Congregazione di Carità di Monza informandola del decesso della signora Laura Mantegazza, avvenuto il 13 gennaio. Con testamento segreto datato 2 settembre 1874 e registrato il 15 gennaio 1876 (n. rep. 5), la donna istituì eredi i propri figli, Antonio, Giovanni, Costanza vedova Viganò e Paola maritata Candido Brambilla De Carminati, obbligandoli ad ottemperare ad alcuni legati; fra questi dispose per l'istituzione di "una piazza nella Pia Casa di Ricovero ed Industria in Monza col diritto di nomina nei miei figli Antonio e Giovanni De Carminati Brambilla fu Giosuè e loro discendenti maschi [...] disponendo a favore della Congregazione di carità di Monza £ 7.000 italiane".
La testatrice stabilì che il versamento del capitale dovesse essere effettuato entro un anno dalla morte e senza interesse; i figli ed eredi della signora Mantegazza Brambilla vollero subito adempiere alla volontà della defunta madre, pagando il legato nel marzo 1876 (ASCRIMz 26/7, n. rep. 5816/4803).
E' interessante sottolineare che il marito della benefattrice, l'avvocato Giosuè Brambilla de Carminati, deceduto nel 1856, fu per lungo tempo Amministratore dello Spedale e Luoghi Pii di Monza. Presso l'Opera Pia Bellani si conserva un ritratto a figura intera del Brambilla, commissionato dall'amministrazione ospedaliera al pittore Giosuè Bianchi e realizzato entro il maggio 1857 (ASHSG XIII, 441 e 225).
Dalla lettura del testamento olografo dell'ing. Francesco Mantegazza (ASCRIMz 26/8, nn. repp. 9235/9236 e 9237) - benefattore della Pia Casa di Ricovero, morto nel 1882 (INV. N. 131944) - sappiamo che l'effigiata era sua sorella; sempre in Quadreria si conserva il ritratto di un'altra sorella Mantegazza, Antonia, vedova Schrank (INV. N. 131932), anche lei benefattrice della Pia Casa.
Questo dato ci conferma la fedeltà ad una "tradizione di beneficenza" che le famiglie monzesi sembrano tramandarsi di padre in figlio; le famiglie Mantegazza e Brambilla sono un chiaro esempio della dedizione e dell'affetto dei monzesi nei confronti dei luoghi pii cittadini.
I ritratti delle due sorelle Mantegazza vennero commissionati insieme - entrambe infatti erano decedute nei primi mesi del 1876 - e il 22 maggio 1876 furono consegnati alla Congregazione di Carità dal pittore milanese Carlo De Notaris, dietro il compenso di 100 lire ad effigie (ASCRIMz 26/7, 712).
La donna è ripresa a mezzo busto su fondo unito in una posa rigidamente frontale, con le mani incrociate al petto; l'ovale del volto è sottolineato dalla 'rouge' candida della cuffietta di pizzo annodata sotto il mento. L'espressione attonita e fissa sul riguardante, così come il trattamento realistico dell'incarnato, sembra tradire la derivazione dell'immagine da un dagherrotipo fotografico; anche il modo in cui la figura si staglia sul fondo è tipico delle primitive riprese fotografiche.
Tanto nella scheda del 1983 che nell'Inventario Generale del San Gerardo del 1989, la ritrattata è chiamata "Laura Brambilla Mantegazza", con i cognomi invertiti, sebbene la donna fosse nata "Mantegazza" e maritata "Brambilla".

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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