Antonietta Mantegazza Schrank

De Notaris Carlo

Antonietta Mantegazza Schrank

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Antonietta Mantegazza Schrank

Autore: De Notaris Carlo (Milano, 1812-1888)

Cronologia: 1876

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 47 cm x 62 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo neutro

Notizie storico-critiche: Dell'effigiata conosciamo i dati anagrafici riportati sul rovescio: Antonietta Mantegazza Schrank di Monza, scomparsa l'8 febbraio 1876.
Il vero nome della Mantegazza era Antonia, probabilmente detta affettuosamente "Antonietta", ed era vedova Schrank; è importante sottolineare questo dato poiché, se non è presente l'accenno allo stato vedovile nell'intestazione, l'accostamento dei due cognomi indica che la donna è premorta al marito.
Con testamento per atto pubblico 27 dicembre 1875 a rogito Giuseppe Sirtori notaio di Monza, la testatrice dispose - fra gli altri legati - di destinare "alla Congregazione di carità di Monza lire 7000 per una piazza di Ricovero presso l'Istituto di Monza". In un primo tempo la donna aveva istituito sua erede la sorella, Laura Mantegazza vedova Brambilla, venuta però a mancare il 13 gennaio 1876; fu così che, con codicillo 30 gennaio 1876, decise di nominare suoi eredi i figli della defunta sorella, "Antonio, Giovanni, Costanza vedova Viganò e Paola maritata Candido fratelli e sorelle Brambilla De Carminati". Nominò inoltre suo esecutore testamentario suo fratello, Francesco Mantegazza; anche lui seguirà l'esempio delle sorelle e destinerà un legato per l'istituzione di una piazza presso la Pia Casa di Ricovero (ASCRIMz 26/6).
Prima di lei la sorella Laura aveva istituito una piazza presso la Pia Casa nel gennaio 1876 e, dopo di lei, altrettanto fece il fratello Francesco nel 1882; in Quadreria si conservano, infatti, anche i loro ritratti (rispettivamente al INV. N. 131835 e 131944).
Dal 1862, per volere del governo sabaudo, le donazioni pervenivano alla Congregazione di Carità che gestiva l'amministrazione di tutti gli istituti assistenziali della città, compreso il Luogo Pio Convenio o Ospedale di San Bernardo (Colombo 2002, pp. 60, 186 e ss.). Questo giustifica l'inserimento del ritratto nell'inventario dell'Ospedale Umberto I, come fu denominato l'ente nel 1896, dopo il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, p. 39).
Il ritratto venne eseguito dal pittore milanese Carlo De Notaris entro il 22 maggio 1876, quando l'artista consegnò il dipinto alla Congregazione di Carità, insieme con quello dell'altra sorella Mantegazza, Laura, vedova Brambilla (INV. N. 131835), dietro il compenso di lire 100 ad effigie (ASCRIMz 27/6, 712).
La ritrattata posa a busto intero su fondo unito, girata di tre quarti verso sinistra. E' una giovane donna raffigurata con la penna in mano, secondo la più tradizionale delle iconografie gratulatorie che allude alla scrittura delle volontà testamentarie. In quest'effigie di derivazione tardo romantica si ravvisa la volontà di cogliere il personaggio nella naturalezza dell'isolamento meditativo, spogliando la scena di ogni indicazione ambientale per dare risalto alla figura assorta. La colorazione volutamente spenta della raffigurazione è ravvivata dal tocco blu del nastro di raso annodato intorno al collo. Come dato del costume notiamo l'uso di una mantellina di panno a quadretti "tono su tono" e l'acconciatura sobria con i capelli raccolti in basso sulla nuca, fermati con un cerchietto nero.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).