Angelo Mariani

Bianchi Gerardo

Angelo Mariani

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Angelo Mariani

Autore: Bianchi Gerardo (Monza, 1845-1922)

Cronologia: post 1896 - ca. 1899

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 70 cm x 90 cm

Descrizione: ritratto a mezza figura su fondo scuro

Notizie storico-critiche: Ritratto a mezza figura su fondo scuro raffigurante Angelo Mariani, scomparso il 15 maggio 1896.
Il Mariani figura tra i benefattori dell'Ospedale, essendo il suo nome inciso su una delle lapidi commemorative poste all'ingresso dell'Ospedale Vecchio. Se la mancanza di documentazione non ci permette di conoscere l'oggetto della donazione, la registrazione della data di morte indica che il ritratto entrò nella Quadreria in forma gratulatoria, secondo la tradizione istituita dalla Cà Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde (Coppa 2002, p. 105). Durante il regno sabaudo le donazioni e i patrimoni dei legati pii venivano concentrati nella Congregazione di Carità, che gestiva l'amministrazione di tutti gli istituti benefici della città, compreso il Luogo Pio Convenio o Ospitale di S. Bernardo. Nel 1938, dopo la soppressione dell'ente, il ritratto fu registrato nell'inventario dell'Ospedale Umberto I, secondo la denominazione che il Luogo Pio assunse nel 1896 col trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76, 186 e ss.).
E' un ritratto convenzionale e corrivo eseguito da Gerardo Bianchi negli ultimi anni dell'Ottocento. Il soggetto siede in posa semifrontale su un fondo indefinito. L'immagine fissa e la resa espressiva poco accurata sono la conseguenza dell'esecuzione a posteriori di derivazione fotografica.
Il ritratto conserva un interesse dal punto di vista del costume: osserviamo, infatti, la 'paglietta', il caratteristico cappello di paglia con cupola dura, piatta, e con falda tesa, che fu di gran moda tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, e l'utilizzo, ormai consolidato, dell'abito a tre pezzi - giacca, gilet, pantaloni - eseguiti nello stesso tessuto e nello stesso colore (Butazzi 1977, p. 139). La cravatta invece segna il passaggio dal cravattino nero alla cravatta lunga infilata sotto il gilet, che s'imporrà in modo decisivo nella moda del nuovo secolo.

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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