Giulia Arbizzoni ved. Ferrario

Parma Emilio

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Giulia Arbizzoni ved. Ferrario

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Giulia Arbizzoni ved. Ferrario

Autore: Parma Emilio (Monza, 1874-1950)

Cronologia: 1923

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 47,5 cm x 58,5 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo scuro

Notizie storico-critiche: L'effigiata è la signora Giulia Arbizzoni vedova Ferrario, che con testamento olografo 5 gennaio 1915, pubblicato il 30 luglio 1920 a rogito del notaio Angelo Moretti di Milano, legò "ai poveri di Monza un letto nella Pia Casa di Ricovero locale, reparto donne" (ASCRIMz 20/3, 4).
Dall'Unità d'Italia fino al 1938, l'amministrazione di tutto il settore assistenziale monzese era in mano alla Congregazione di Carità, che aveva il compito di gestire anche la Pia Casa di Ricovero di Monza, sorta nel 1831 con lo scopo di assistere e mantenere poveri vecchi monzesi, di ambo i sessi, inabili al lavoro.
Con una lettera del 23 marzo 1923 indirizzata al segretario della Congregazione di Carità il signor Giuseppe Bosisio, "esecutore testamentario della defunta Giulia Arbizzoni" comunicò il desiderio della famiglia che "il quadro che detta Congregazione deve eseguire in memoria e riconoscenza alla benefattrice venga eseguito da pittore Sig. Parma".
Il ritratto venne eseguito in forma gratulatoria, su commissione dell'ente che ricevette il beneficio, molto probabilmente sulla base di una fotografia della defunta. La tecnica esecutiva è caratterizzata da un impasto denso e spesso, simile a quello utilizzato dal Parma nei ritratti coevi di Alessandro Rovelli (INV. NN. 131828 /131834) e della signora Oreni (INV. N 131871), riconducibili tutti agli inizi degli anni '20.
Come nota di costume osserviamo l'esibizione di un paio di orecchini pendenti con pietre preziose e di una lunga catena d'oro portata su un semplice abito a camicia nero.
Il ritratto fu inserito nell'inventario che l'Ospedale Umberto I - secondo la denominazione che il nosocomio assunse nel 1896 col trasferimento dalla vecchia sede di piazza Isola a via Solferino - stilò nel 1938 dopo la soppressione della Congregazione di Carità, l'ente voluto dal governo sabaudo per raccogliere le beneficenze e gestire l'amministrazione dei Luoghi Pii della città (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76, 186 e ss.).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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