Genoveffa Corsiglia Ricci

Parma Emilio

Genoveffa Corsiglia Ricci

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Genoveffa Corsiglia Ricci

Autore: Parma Emilio (Monza, 1874-1950)

Cronologia: 1918

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 46 cm x 60 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto su fondo neutro

Notizie storico-critiche: L'effigiata è Genoveffa Corsiglia fu Giuseppe, morta in Monza il 6 giugno 1917. La donna era vedova di Gio Batta Valera (proprietario del cappellificio Valera) e rimaritata in seconde nozze con Carlo Ricci, socio del defunto marito e gerente del cappellificio"G.B. Valera & Ricci" (Barzaghi 2007, p. 20; Longoni 1987, p. 144).
Con un atto di donazione rogato dal notaio Antonio Mascheroni il giorno 8 luglio 1917, le signore Valera Giuseppina vedova Gasparetti, Ermelinda Ricci maritata Pavanelli ed il signor Comm. Carlo Ricci "a perennemente ricordare la rispettiva loro compianta madre e consorte" stabilirono di donare alcune cartelle al portatore dalla rendita annua di 549,50 lire e una rendita di 49.000 lire destinata a "costituire un fondo per l'esercizio di un riparto per Maternità presso il detto Civico Ospedale Umberto I e ciò in memoria della defunta sig.ra Corsiglia Genoveffa". La Congregazione di Carità, amministratrice dell'Ospedale e degli istituti assistenziali cittadini, si impegnò ad intitolare il padiglione di chirurgia femminile al nome della predetta signora Corsiglia Ricci, salvo in seguito "quando sarà eretto il padiglione di maternità di intitolarlo alla memoria della defunta come prima fondatrice" (ECA2Mz, 2.5,16 (b. 10), unità 64, n. rep. 4229/1643).
In ottemperanza alle disposizioni delle figlie e dal marito della defunta, l'amministrazione dell'Ospedale appose una lapide con epigrafe all'esterno del padiglione G recante il nome della ritrattata, come "segno di riconoscenza" per la benemerenza ricevuta.
Nel marzo 1920 il sig. comm. Carlo Ricci volle donare delle cartelle al portatore del debito dell'annua rendita di L. 350, di cui stabilì come segue: il giorno 6 giugno di ogni anno - anniversario della scomparsa della moglie - dovevano essere distribuite "a cura della molto rev. Madre superiora pro tempore del predetto civico Ospedale Umberto I" 50 lire di elemosine al Cappellano dell'Ospedale per la celebrazione di una messa nell'oratorio, 100 lire "a puerpere ricoverate nel Padiglione della Maternità" e la rimanente somma per "un miglior trattamento ai bambini ed alle donne croniche nell'Ospedale", tutto ciò " in memoria della defunta sua consorte Genoveffa Corsiglia" (ECA2Mz, 2.5,16 (b. 10), unità 64, n. rep. 5813/2546).
I coniugi Ricci avevano già disposto nel febbraio 1894 la somma di 10.000 lire a favore della Pia Casa di Ricovero di Monza per l'istituzione di una piazza da ricoverato in memoria del sig. Giovanni Battista Valera, primo marito della signora Corsiglia, morto in Monza il 6 aprile 1880 (ASCRIMz 28/13, rep. 4887/744).
Nel 1918 Emilio Parma firmò questo ritratto, duplicato ridotto a mezzo busto del ritratto a mezza figura della benefattrice, opera del medesimo pittore (INV. N. 131795). L'effigie risulta molto convenzionale e fissa nella resa espressiva; l'unica nota di carattere si coglie nel risalto dato al volto levigato e alla ricchezza dell'abito, con il pizzo realizzato in rilievo. In entrambi i ritratti la donna indossa delle ricche spille in oro bianco, che pongono l'accento sul suo elevato stato sociale.
Il ritratto conserva l'etichetta inventariale dell'Ospedale Umberto I, secondo la denominazione che il Luogo Pio Convenio assunse nel 1896 col trasferimento nel nuovo edificio di via Solferino. Tale inventario risale al 1938 e fu stilato dopo la soppressione della Congregazione di Carità, l'ente che aveva gestito l'amministrazione di tutti i Luoghi Pii della città dai tempi dell'Unità d'Italia (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76).
Si riscontra un errore nell'Inventario Generale del San Gerardo, dove il ritratto è registrato dal 1989, nella trascrizione del nome dell'effigiata come Genoveffa Consiglia Pucci" (in luogo di "Ricci").

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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