Giuseppina Moreo Crippa

Parma Emilio

Giuseppina Moreo Crippa

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Giuseppina Moreo Crippa

Autore: Parma Emilio (Monza, 1874-1950)

Cronologia: 1943

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: compensato / pittura a olio

Misure: 64.5 cm x 84.5 cm

Descrizione: ritratto a mezzo busto ovale inscritto in un rettangolo su fondo neutro

Notizie storico-critiche: Stando alle indicazioni fornite dalla targhetta metallica applicata sulla cornice, l'effigiata è Giuseppina Moreo Crippa.
La benefattrice, nata il 2 gennaio 1888 e scomparsa in Monza il 25 gennaio 1939, venne effigiata a 4 anni dalla morte da Emilio Parma (ADHSG 83/21, 2256). Il ritratto venne eseguito in seguito ad una donazione effettuata dal marito, Napoleone Crippa, che nel marzo 1943 elargì all'Ospedale la "somma di 70.000 lire nominali di Buoni del Tesoro [...] in memoria della defunta consorte" (ADHSG 83/21, 34/sogg.).
In seguito al lascito del Crippa venne inoltre apposta una targa in memoria dell'effigiata su di un letto del reparto donne del Nosocomio, attendendo alla normativa sulle onoranze ai benefattori pubblicato proprio nell'aprile 1943; secondo l'articolo 5 di questo regolamento "le liberalità superiori alle L. 50.000 e che non raggiungono L. 100.000" davano diritto " alla intestazione al Benefattore di un letto dell'Ospedale e al collocamento in luogo adatto del ritratto ad olio, mezza figura, delle dimensioni di m. 1,10 x 0,90" (ADHSG 24/5).
Il ritratto venne commissionato il 10 marzo 1943 al pittore Emilio Parma, al quale venne chiesto di prendere contatti con il signor Crippa "per la fattura del quadro ad olio della detta sua consorte", da eseguirsi "per conto dell'Ospedale" nelle misure stabilite dal predetto Regolamento (ADHSG 83/21, 2256).
Il dipinto, che in realtà presenta dimensioni ridotte rispetto a quelle previste, venne terminato dal Parma nel luglio del 1943; per l'opera il pittore chiese all'amministrazione il compenso di 2.000 lire, giustificando la richiesta con l'aumento del costo del materiale (ADHSG 59/11).
Questo quadro è uno degli ultimi che il pittore esegue per l'Ospedale; durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, s'interrompe definitivamente la tradizione di onorare la memoria dei donatori con i ritratti gratulatori. E' interessante notare come tale prassi si sia estinta proprio quando l'amministrazione si era dotata di un regolamento sistematico per le onoranze ai Benefattori.
Senza rinunciare alla convenzionalità tipica del genere gratulatorio, il pittore qui mostra la volontà di cogliere la ritrattata nella sua naturalezza, mentre sorride lieta, con il volto illuminato dal chiarore riflesso dall'ampio colletto bianco.
Il ritratto non risulta tra le opere schedate nel 1983, essendo stato inserito nell'Inventario Generale dell'Ospedale San Gerardo solo dal 1997 (in questa occasione è stato aggiornato il catalogo fotografico della Quadreria con i dati relativi all'opera).
In Quadreria si conserva il ritratto del suocero della donna, Pietro Crippa (INV. N. 131832).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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