Cav. Dott. Gaetano Antonietti

Parma Emilio

Cav. Dott. Gaetano Antonietti

Descrizione

Identificazione: Ritratto maschile

Autore: Parma Emilio (Monza, 1874-1950)

Cronologia: post 1910 - ca. 1924

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 68 cm x 88 cm

Descrizione: ritratto a busto intero su fondo scuro

Notizie storico-critiche: Stando alle indicazioni fornite dalla targhetta metallica applicata sulla cornice, l'effigiato è il Dott. Cav. Gaetano Antonietti, morto il 29 maggio 1876. Il ritrattato morì a soli 61 anni, lasciando la moglie Emilia Cernuschi e i suoi due figli, Maria e Carlo.
Dalla lettura delle "Parole in onore del cav. d. Gaetano Antonietti", lette in occasione del suo ufficio funebre dal dott. Ercole Viganoni, conosciamo molti dati biografici relativi al nostro ritrattato. Monzese di nascita, Gaetano Antonietti divenne dottore in Medicina e Chirurgia nel 1841 e venne subito assunto come medico secondario presso il Civico Ospedale di Monza. Dopo un breve viaggio di perfezionamento a Parigi (1846-47) tornò nella sua città natale, dove operò a fianco del dottor Rajberti. Nel 1849 fu nominato medico di circondario, ruolo che ricoprì per quasi vent'anni, e nel 1859 venne promosso Chirurgo primario. Si ricorda inoltre che nel 1868 istituì ben 30 case per colerosi in tutta la Brianza e nel 1870 venne insignito dell'Ordine della Corona d'Italia (Viganoni 1876). Queste parole attestano un profondo senso di gratitudine nutrito dalla società civile - in particolar modo dal collegio medico dell'ospedale - che volle rendere al dottor Antonietti un giusto tributo di riconoscenza per il suo prezioso operato.
Il nome del dottor Antonietti figura inciso tra quello dei benefattori dell'Ospedale su una delle lapidi commemorative poste all'ingresso dell'edificio di Via Solferino.
La mancanza di documentazione storica non ci permette di conoscere come il ritratto di Gaetano Antonietti sia entrato nella Quadreria dei Benefattori e a fronte di quale benemerenza. Il ritratto è stato eseguito dall'artista monzese Emilio Parma ricalcando lo schema iconografico tipico dei ritratti gratulatori, col benefattore che tiene in mano il testamento. L'effigie dovette essere realizzata molti anni dopo la morte del ritrattato, poichè il pittore, nato nel 1874, concluse gli studi accademici dopo il 1896. La datazione dell'opera dovrebbe collocarsi nel secondo decennio del Novecento, quando l'artista cominciò ad operare per l'Ospedale monzese.
L'immagine del ritrattato è chiaramente derivata da una fotografia e si caratterizza per lo stile realistico, che porta il pittore a indugiare sulla descrizione dei particolari del viso e della barba brizzolata. Una luce argentea rende particolarmente fredda l'intonazione dei colori e carica l'effigie di una certa severità.
Anche il ritratto di suo figlio Carlo, noto industriale tessile, è presente all'interno della Quadreria dei Benefattore dell'Ospedale (il suo ritratto è al INV. N. 131859).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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