Natura morta con vegetali e canestro di fiori e frutti

Del Tintore Simone

Natura morta con vegetali e canestro di fiori e frutti

Descrizione

Identificazione: Natura morta con frutta, vegetali e fiori

Autore: Del Tintore Simone (1630/1708)

Ambito culturale: ambito lucchese

Cronologia: 1650 - 1699

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 133 cm x 72 cm

Descrizione: Nel dipinto sono raffigurati ortaggi, frutta e un canestro di vimini con fiori e frutti. Nel margine sinistro si osservano in primo piano una cipolla, due rape, due ciuffi di insalata verde e una verza, su un piano più arretrato due zucchine e alcuni asparagi. Nel centro della composizione il primo piano è occupato da una pesca e da una campanula rosa, dietro alle quali vi sono un gruppo di pere verdi. La parte destra è occupata da una grossa cesta di vimini intrecciata dentro alla quale sono alcune albicocche, prugne verdi, un mazzo di iris bianchi, un garofano rosso e altri fiori azzurri e gialli che ricadono fuori dl canestro. In primo piano si notano uno spicchio di limone e un frutto intero. Lo sfondo scuro accentua il tono luminoso degli elementi naturali descritti in primo piano.

Notizie storico-critiche: Gli elementi che compongono la scena sono collocati in una apparente disordine, in realtà si nota un equilibrio nella struttura della scena. Il gruppo di ortaggi sulla sinistra, per esempio, controbilancia la presenza della cesta di fiori collocata sul lato opposto. La tela, insieme al suo "pendant", la "Natura morta con cesta di paglia, frutti e vegetali" furono acquistati dal commendator Ugo Canessa nel 1955 e destinate alle collezioni della Civica Pinacoteca, Inizialmente attribuiti a Tommaso Salimi, vennero poi correttamente ascritte a Simone del Tintore, pittore naturamortista lucchese, da Mina Gregori sulla base di un raffronto con altre opere del medesimo autore nel 1964. Le due tele sono inoltre state messe in correlazione con una "Natura morta con frutta e fiori" (New York, collezione privata) e con il suo pendant attribuite in un primo moneto a Bernardo Strozzi, probabilmente conosciuto a Roma dal maestro di Simone del Tintore, e successivamente ad un allievo di quest'ultimo. La ripresa di modelli figurativi in composizioni differenti era probabilmente una pratica usuale all'interno della bottega. (Beltrame, 1999)

Collezione: Collezione di dipinti della Pinacoteca del Castello Sforzesco

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Pinacoteca del Castello Sforzesco

Credits

Compilazione: Summa, Adriana (1995); Vecchio, Stefania (1995)

Aggiornamento: Beltrame, Laura (1997); Colace, Raffaella (2007); Vertechy, Alessandra (2014)

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