Eraclito e Democrito

Pozzo Andrea

Eraclito e Democrito

Descrizione

Autore: Pozzo Andrea (1642/ 1709)

Ambito culturale: ambito italiano

Cronologia: ca. 1665 - ca. 1681

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 74 cm x 98,5 cm

Notizie storico-critiche: Sono qui rappresentati i filosofi greci Eraclito e Democrito, secondo i canoni tipici della tradizione iconografica, che in genere contrappone il carattere ombroso e sofferto del primo, alla manifesta e vivace allegria del secondo. L'opera annovera un'attribuzione a Pieter van Mol, che si basa perą su assonanze vaghe e casuali. Essa sembra trovare piuttosto un suo ruolo all'interno del contesto lombardo che precede quello di Petrini e tradire un formulario pienamente compatibile con il linguaggio che contraddistingue Andrea Pozzo nella prima fase del suo percorso professionale, tra il 1666/67 e il 1681 circa. Analogie che riguardano la cifra stilistica, alcuni moduli tipologici e la predilezione per una luce intensa, avvicinano il dipinto Durini alle due "Storie della Passione" di Trino Vercellese (collezione Silvino Borla), considerati l'"incipit" del catalogo di Pozzo e forse realizzati per una chiesa piemontese negli anni del noviziato. Nel volto di Democrito o nei tratti di Eraclito si possono riconoscere la fisionomia di San Siro e quella di alcune figure che popolano la tela con "San Siro risana gli infermi", avviata dal Pozzo nel 1675 (cfr. Olivari 1997); analogamente il volto di Democrito affiora nell'attempato dottore che occupa la destra della "Disputa di Gesł nel tempio dei dottori" di Romano di Lombardia, commissionata al Pozzo nel 1672 (cfr. Pilato 1998).

Collezione: Collezione di dipinti della Pinacoteca del Castello Sforzesco

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Pinacoteca del Castello Sforzesco

Credits

Compilazione: Bianchi, Eugenia (1996); Summa, Adriana (1996)

Aggiornamento: Colace, Raffaella (2009); Colace, Raffaella (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).