La Liberazione dal fascismo

Maffi Ugo

La Liberazione dal fascismo

Descrizione

Identificazione: figura femminile nuda

Autore: Maffi Ugo (1939/), autore

Cronologia: 1973

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tempera su carta

Misure: 68 cm x 103 cm

Descrizione: Corpo di donna nudo, rappresentato dalle ginocchia in su, privo di braccia, con una colomba bianca al posto della testa; dietro di essa, un drappo rosso, mentre sullo sfondo della figura, una folta vegetazione verde con fiori o frutti arancioni e viola

Notizie storico-critiche: Angela Candiani ricordava questa tempera di Maffi come realizzata su ispirazione del romanzo di Davide Lajolo "Veder l'erba dalla parte delle radici", in cui la figura della colomba ha una parte centrale (2000, Angela Candiani, com. or.). Il romanzo tuttavia è stato pubblicato solo nel 1977, quattro anni dopo la realizzazione del dipinto.
Esso per altro compare come illustrazione della copertina del numero del 25 aprile 1973 di "Giorni Vie Nuove", settimanale diretto da Davide Lajolo (giugno 1969 - luglio 1978). Come è spiegato in una nota di redazione relativa all'immagine, l'opera del pittore vuole simboleggiare allegoricamente la Resistenza e la Liberazione in occasione della festa del 25 aprile (Giorni Vie, 1973).
Accadeva di frequente che, nel preparare il numero della rivista dedicato a questa festa nazionale, Lajolo coinvolgesse gli amici pittori per arricchirlo con disegni o dipinti che in alcuni casi venivano realizzati appositamente. Anche in questo caso, è probabile che la tempera di Maffi sia stata eseguita apposta, dal momento che si tratta di un soggetto atipico per il pittore.
Egli ha infatti realizzato poche altre rappresentazioni di nudi femminili. Quelli noti, del 1975, sono raffigurati in modo quasi identico a quello di questa allegoria della Liberazione: con il corpo di tre quarti, tagliato nella parte bassa all'altezza delle ginocchia e nella parte alta a livello del collo, o comunque con la testa cancellata da bande di colore nero (Lajolo/ Munari/ Carlesi, 1980).
Lajolo, in uno scritto dedicato all'artista, si sofferma su questo tipo di soggetto, parlando di "nudi investiti dalla luce tenerissima dell'alba, dai colori del fiore di mandorlo, nudi in cui dal mare dei pensieri trascende la donna quasi incorporea eppure invitante" (Lajolo, 1973).
Le parole dello scrittore sembrano prefigurare una sua poesia che l'anno seguente verrà pubblicata nella cartella "E' accaduto sul fiume", accompagnata da tre tempere di Maffi. Di questa cartella non sono state rintracciate le tempere, ma la poesia di Lajolo è una poesia d'amore, riferita ad una donna che, alla luce dell'alba,esce dall'acqua del fiume e dal ricordo per generare emozioni (Lajolo/ Maffi, 1974).
Vi è anche un altro caso in cui la figura femminile diviene protagonista del lavoro dell'artista: negli 11 disegni che illustrano le poesie di Dino Carlesi nel volume "Ottoletteredamore", del 1976. Le modalità della rappresentazione di Maffi, che sono molto simili a quelle del dipinto della collezione, vengono bene sottolineate da Pier Carlo Santini nel testo di presentazione della raccolta di poesie. Egli identifica tre elementi tipologici predominanti: la figura (o la testa) femminile; tralci, fogliame o bende; macchie, barre, scolature. "Nel linguaggio di Maffi la grafia sottile e quasi delicata degli episodi di ascendenza figurale si mescola ad interventi che sono come fulminee prorompenze di disperazione e di angoscia" (Lajolo/ Munari/ Carlesi, 1980).

Collocazione

Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo

Credits

Compilazione: Ciottoli Sollazzo, Nora (2005)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).