Credenza con alzata chiusa

manifattura locale

Credenza con alzata chiusa

Descrizione

Ambito culturale: manifattura locale

Cronologia: post 1890 - ante 1910

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: legno di acero intagliato; legno di noce intagliato / intarsiato; ferro battuto

Misure: 193 x 49 x 167

Descrizione: Credenza di massello di noce scurito, parte inferiore con tre sportelli, a specchiature intarsiate in acero, raffiguranti ai lati vasi colmi di fiori e stemma al centro, alternati da lesene scanalate con capitello schiacciato e ornate con colonna sui lati, sulla parte posteriore tre cassetti, decorati con intaglio minuto e fitto, divisi da foglie d'acanto rilevate, l'alzata chiusa da due battenti a grata di ferro battuto con piccoli fiori riprende, posta entro semplice cornice di legno, al centro e sui lati i motivi ornamentali: lesene, capitelli e colonne della credenza, sormontata da pesante fastigio molto aggettante e ornato con rosette, dentelli e rosoni, fianchi lisci, poggiante su zoccoli con quattro piedi a mensola e bordo rientrati intagliati e piuttosto lisci.

Notizie storico-critiche: La credenza, insolita per la struttura a doppio corpo e per la presenza dell'alzata a giorno, è un rifacimento tardo ottocentesco di stile eclettico probabilmente realizzato in area lombarda e veneta, di una credenza tipicamente toscana della seconda metà del sec. XVI, di cui riprende soprattutto gli elementi ornamentali ( cfr. l'uso particolare dell'intaglio, le lesene scanalate, le colonne ai lati ) tipici di quel periodo. Per confronti stilistici si veda una credenza attribuita alla metà del sec. XVI di artefice toscano, della collezione Horne di Firenze ( Gregori 1979, p. 42 ). Non è da escludere tuttavia, l'impiego di parti lignee più antiche, come sembrano le formelle intarsiate del corpo inferiore decorate con elementi figurativi, in genere usate per ornare gli arredi toscani verso la fine del sec. XVI

Collocazione

Sant'Angelo Lodigiano (LO), Museo Morando Bolognini

Credits

Compilazione: Zilocchi, Maria Amelia (1983)

Aggiornamento: Sciandra, V. (2000)

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