Battesimo di Cristo

Sassi Giambattista (attribuito)

Battesimo di Cristo

Descrizione

Autore: Sassi Giambattista (attribuito) (1679/ 1762), esecutore

Cronologia: post 1700 - ante 1720

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 190 cm x 300 cm (intero)

Descrizione: Il dipinto raffigura la scena del battesimo di Cristo: Gesù, in piedi nelle acque del Giordano in primo piano, coperto soltanto da un telo bianco in vita, con la mano sinistra al petto e la destra stesa leggermente in avanti, viene asperso da San Giovanni Battista, in piedi alla sua destra. Il santo è raffigurato sulla riva del fiume, in posa plastica di profilo, vestito con il caratteristico abito di pelli coperto da un ampio mantello rosso; il braccio destro è steso sopra la testa di Cristo con una conchiglia in mano, mentre nella mano sinistra regge un bastone a croce con l'insegna "Ecce Agnus Dei". Sull'altra riva del fiume, sul lato destro della composizione, due angeli reggono le vesti di Cristo, mentre sul suo capo splende tra le nubi la colomba dello Spirito Santo; sullo sfondo è dipinto un paesaggio naturale con alcune costruzioni in lontananza.

Notizie storico-critiche: L'opera è stata attribuita a Giovan Battista Sassi, sia per l'alta probabilità che il pittore avesse realizzato per la chiesa cistercense più di un dipinto, sia per il confronto con una tela di analogo soggetto esistente nelle raccolte d'arte di Palazzo Borromeo sull'Isola Bella (Stresa, VB), nella quale si può notare il medesimo impianto compositivo fra le quinte dei due alberi e lo sfondo con costruzioni geometriche su un cielo illuminato dalla luce divina; è stata rilevata tuttavia anche una differenza nella resa dei toni squillanti dei due angeli e dei panneggi delle vesti, che sembrano piuttosto risalire ad una tradizione più strettamente lombarda. A questo proposito è stato segnalato il nome di un altro artista a cui potrebbe ricondursi la compattezza del tessuto cromatico e l'abilità nel disegno accademico più che al Sassi, ovvero Francesco Fabbrica (1680/ 1718), che risulta in un carteggio essere stato contattato dal Padre Abate di Parabiago al suo ritorno da Asti, mentre era occupatissimo a realizzare un'opera per Busto Arsizio e altri tre dipinti per la chiesa di S. Erasmo a Milano. (Gatti Perer, 1966)
La composizione è impostata su un asse geometrico centrale costituito dalla figura di Gesù e , nella parte superiore, dalla colomba dello Spirito Santo con i raggi verticali che lambiscono la mano di San Giovanni. Anche il movimento delle figure è incentrato sull'immagine di Cristo, che si propone come centro della composizione e centro della storia salvifica dell'umanità. La dinamicità della figura giovannea e la postura delle sue gambe alludono al riconoscimento di Gesù quale vero Dio che lo induce ad andare verso di Lui, ma la postura della parte superiore del corpo sembra alludere all'iniziale ritrosia raccontata dai Vangeli. Meno marcato è il movimento delle figure angeliche che reggono le vesti di Gesù, la cui presenza sembra ispirarsi alla tradizione figurativa tardo medievale. La maggiore staticità delle gambe che affondano nel Giordano simboleggiano la certezza battesimale che non pone dubbi al mistero salvifico, rimarcata dalla figura di Gesù che si rivolge a chi osserva il quadro con i gesti delle mani e la postura del corpo.
La composizione è ricca di richiami simbolici propri della cultura del Sassi o semplicemente desunti dalla tradizione pittorica religiosa. Ne è un esempio la trasparenza delle acque del Giordano che allude al compimento della storia iniziata con l'incarnazione e compiuta con la crocefissione e la resurrezione. Secondo la tradizione veterotestamentaria, infatti, quando il tempo sarebbe stato compiuto "un fiume d'acqua limpida sarebbe scaturito da Dio (Apocalisse 22,1).

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Ovest Milanese

Credits

Compilazione: Antonacci, Laura (1996)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2009); Tosi, Luca (2010)

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