Contadina che mangia

Francese, Franco

Contadina che mangia

Descrizione

Identificazione: Figura femminile, a mezzo busto, mentre mangia da una scodella con un cucchiaio

Autore: Francese, Franco (1920-1996), esecutore

Cronologia: post 1954

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 96,3 x 115,8

Notizie storico-critiche: L'opera vinse il primo premio - il puledro - alla VIIa edizione del Premio Suzzara (1954).
L'uso di una tavolozza quasi monocroma e la dimensione "monumentale" della figura, avvicinano quest'opera alla pittura di Permeke. Dall'immagine della contadina e dalla sua espressione, si percepisce un senso di povertą e di desolazione.
L'autore nasce a Milano nel 1920. Studia incisione alla Scuola di Avviamento Professionale dell'Umanitaria e frequenta il Liceo Artistico di Brera. inizia a dipingere molto giovane (autoritratto del 1937), ispirandosi a Medardo Rosso, Rosai, Rodin, Chagalle, Soutine. Durante la guerra č attratto dalle opere di Caravaggio e Goya. I disegni dell'immediato dopoguerra risentono dell'influenza dei classici come Mantegna, Rembrabdt e Daumier ("Intorno al defunto" 1944, "Figure sull'urna" 1944). Si iscrive all'Accademia di Brera e frequenta corsi di scultura di Manzł. Nel 1946 comincia ad esporre. Nel 1947 inizia la sua attivitą di illustratore di romanzi, lavorando per Einaudi. Dopo un periodo in cui viene influenzato dall'arte cubista ("Natura mosrta con panno rosso" 1949), dal 1951 al 1956 si avvicina al realismo con temi ispirati alla vita dei contadini. Le opere di questa sua fase sono influenzate sia dal muralismo milanese degli anni Trenta, che dalla tradizione lombarda di Segnatini e Previati. Le opere esposte alla personale ordinata nel 1955 alla Galleria La Colonna di Milano rivelano, inoltre, affinitą con la pittura di Permeke. Dalla metą degli anni Cinquanta viene sempre pił interessata dall'arte informale e i temi predominanti delle sue opere saranno le emozioni come la passione amorosa, la malinconia e le paure dell'infanzia. Espone in varie occasioni in tutta Italia. Dalla metą degli anni Sessanta si avvia verso una costruzione dell'immagine pił libera e sciolta, scandendo per blocchi tematici i suoi motivi iconografici. Dal 1974 al 1983 si dedica alla realizzazione di una serie di opere ispirate al sentimento della morte,intitolata "Imbarco". Importanti le sue rassegne antologiche al Castello Sforzesco di Milano nel 1983, alla Galleria Bambaia a Busto Arsizio nel 1983, al Palazzo Liceo Saracco ad Acqui Terme nel 1987 e al Palazzo dei Diamanti a Ferrara nel 1991.

Collocazione

Suzzara (MN), Galleria Civica d'Arte Contemporanea

Credits

Compilazione: Montanari, E. (2001)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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